Tacere al coniuge su un tradimento fatto prima del matrimonio può essere causa di responsabilità (addebito) nella separazione?
No. Per legge, il tradimento è solo quello che avviene una volta sposati. Chi dovesse perciò chiedere la separazione non tollerando i rapporti prematrimoniali avuti dal coniuge, non potrebbe comunque chiedere il cosiddetto “addebito”, ossia l’imputazione di responsabilità per la fine del matrimonio.
Domande correlate
- Tu e il tuo coniuge non avete fatto le pubblicazioni di matrimonio. Il matrimonio è valido? Si. Il matrimonio resta valido ma sarete soggetti a una sanzione amministrativa da un minimo di 41 a un massimo di 206 euro.
- In caso di tradimento si può chiedere il risarcimento al coniuge? No. In linea generale, il tradimento non implica il dovere di risarcire i danni al coniuge tradito. Il tradimento scatta solo quando è avvenuto con modalità tali da ledere la reputazione e l’onore del coniuge come quando avviene in pubblico e sotto gli occhi di tutti.
- Se si opta per la separazione dei beni si evita così che la casa vada all'ex coniuge in caso di separazione? No. Difatti, ciò che il giudice assegna non è la proprietà dell'immobile - che resta sempre in capo all'originario titolare - ma il diritto di abitazione. Diritto peraltro che è a tempo limitato e sussiste solo fino a quando i figli non andranno a vivere altrove o non avranno le risorse per potersi mantenere da soli. In pratica il diritto di abitazione spetta finché ai figli spetta il diritto di mantenimento.
- Si può chiedere la separazione con “colpa” se il coniuge non vuole avere rapporti sessuali? Sì. Anche se i rapporti sessuali non possono essere imposti (cosa che altrimenti farebbe scattare il reato di violenza sessuale), il fatto di esimersi da essi senza una giustificata ragione è causa di addebito nella separazione. Questo significa che il coniuge che si sottrae ingiustificatamente ai rapporti perde il diritto all’assegno di mantenimento.
- Si può guardare le lettere nella cassetta del vicino senza aprirle per vedere chi le spedisce? Si. Il reato scatta solo se la posta viene aperta, diffusa, nascosta o rubata.
- Si può donare la prima casa prima di 5 anni dall’acquisto? Si. Solo chi vuol vendere la casa deve aspettare 5 anni dall’acquisto se non vuol perdere i benefici fiscali sulla prima casa.
- Vuoi vendere casa. Puoi farti pagare sul conto del tuo coniuge? Si. Dovrai conferire a chi riceve il denaro una procura all'incasso, che dovrà essere stipulata a mezzo di notaio.
- Il rapporto di affinità fra un coniuge ed i parenti dell'altro coniuge cessa col divorzio? No. Il rapporto di affinità fra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge non cessa se la coppia si separa o divorzia.
- Hai subito un processo penale che è stato però archiviato per «particolare tenuità del fatto». Devi dichiararlo se partecipi a un concorso? No. Questo è uno dei casi in cui la legge consente all’imputato di non comunicare il procedimento penale.
- Si può mantenere la residenza nella casa data in affitto? No. Se il proprietario dell'immobile, anche dopo la consegna delle chiavi al conduttore, non dovesse fare la variazione di residenza, quest'ultimo potrebbe inviare una segnalazione all'ufficio dell'anagrafe comunale affinché avvii le pratiche per la dichiarazione di irreperibilità.
- Non hai pagato il condominio. Prima del decreto ingiuntivo hai diritto a ricevere una diffida? No. Anche se qualche isolato giudice ha detto di sì, la Cassazione ha sconfessato questa tesi. Nessuna norma prescrive l'obbligo di una preventiva lettera di sollecito di pagamento.
- Separazione: si può evitare che, in presenza di figli, la casa vada all’ex moglie? Sì. È necessario che, nella casa, la coppia non abbia mai vissuto negli ultimi anni del matrimonio. Difatti, il giudice assegna al genitore con cui vanno a vivere i figli solo la casa “coniugale”, quella cioè ove la famiglia viveva abitualmente prima della separazione.