Vieni licenziato perché non vai a lavorare o perché hai fatto troppe assenze per malattia. Ti spetta l’assegno di disoccupazione?
Sì. L’assegno di disoccupazione spetta tutte le volte in cui si perde il lavoro non per propria volontà come appunto nel caso di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo. Pertanto, la disoccupazione spetta anche in caso di assenze ingiustificate.
Domande correlate
- Mi spetta l'assegno di disoccupazione se, dopo essere licenziato, trovo un nuovo lavoro part-time? Si. Se si tratta di lavoro dipendente e il reddito non supera 8.000 euro annui, il lavoratore può continuare a percepire la Naspi. Per il reddito da lavoro autonomo invece il tetto è fissato a 5.000 euro annui. In tutti gli altri casi, la nuova assunzione determina la cessazione dell'assegno di disoccupazione.
- Sei stato licenziato per giusta causa: hai diritto all'assegno di disoccupazione (Naspi)? Si. Nonostante la colpa che ha determinato la risoluzione del tuo rapporto di lavoro, hai comunque diritto all'assegno di disoccupazione.
- Se ti scade il contratto a termine ti spetta l'assegno di disoccupazione? Si. L’assegno di disoccupazione spetta non solo se il lavoratore viene licenziato, ma anche dopo il contratto a termine se questo, alla scadenza, non viene rinnovato o trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
- Chi percepisce l'assegno di disoccupazione può lavorare? Si. Il disoccupato con la Naspi può lavorare senza perdere l'assegno di disoccupazione a patto che: se lavora come dipendente sul reddito non superi 8.000 euro annui; se lavora come autonomo il suo reddito non superi i 4.800 euro annui.
- Se la targa dell'auto si sporca di fango perché vai su una pozzanghera rischi una multa? Si. La targa deve essere sempre pulita e spetta a te controllarla.
- Hai firmato una cessione quinto dello stipendio. Se vieni licenziato, il debito residuo lo paga l’assicurazione? No. Esistono due diverse polizze. La prima è quella che copre solo la banca. Se vieni licenziato, l’assicurazione estingue il debito che hai con la banca e poi si rivale contro di te.La seconda – più rara e costosa- copre anche te fino a quando non trovi un altro lavoro. Pertanto, finché resti disoccupato, l’assicurazione non può chiederti la restituzione dei soldi.
- Ho comprato un prodotto rotto ma il negoziante non vuole sostituirlo perché sostiene che l’ho rotto io. Mi spetta la garanzia? Si. Entro i primi 12 mesi dall’acquisto, è il venditore a dover dimostrare che il guasto dipende dall’acquirente. Dopo, è quest’ultimo a dover provare che il guasto era preesistente all’acquisto.
- Scrivere a una persona “Perché non ti suicidi?!” è reato? No. Il reato di istigazione al suicidio scatta solo se si aiuta una persona a suicidarsi o si rafforza in lei un proposito già esistente.
- Se fai un incidente perché il sole ti ha abbagliato sei responsabile? Si. Se i raggi del sole ti abbagliano devi infatti fermarti immediatamente.
- Un figlio, con poco più di 20 anni, viene licenziato. Gli spetta il mantenimento dei genitori? No. Una volta raggiunta l'indipendenza economica - a prescindere dalla durata del lavoro - il genitore perde ogni obbligo nei confronti del figlio che pertanto non può chiedere di nuovo il mantenimento.
- Il dirigente scolastico può sospendere o allontanare un insegnante perché inadeguato? Si. Può farlo, dopo accurati accertamenti ispettivi, in seguito alle segnalazioni provenienti dagli alunni e alle prove da questi fornite. Si deve trattare comunque di elementi oggettivi e verificabili.
- Si può denunciare qualcuno anonimamente perché non fa uscire il cane di casa? No. Le denunce anonime non sono ammesse ma di fatto possono far scattare delle indagini, senza perquisizioni (non sarebbe così se non fosse anonima). Non far uscire di casa il cane costituisce comunque reato di maltrattamento di animali.