Vendi casa ma il costruttore ti doveva un risarcimento. Ora il risarcimento passa al nuovo proprietario?
No. Il diritto al risarcimento resta in capo a chi vende nonostante non sia più proprietario dell’immobile.
Domande correlate
- Ti pignorano lo stipendio ma ti dimetti. Il pignoramento passa sul Tfr? Si. Il pignoramento riguarda tutte le somme che, a qualsiasi titolo, ti deve versare il datore di lavoro, anche a titolo di TFR.
- Un tubo condominiale si rompe e ti rovina una parete. Il condominio ti risarcisce. Tu devi partecipare al risarcimento? Si. Difatti tu rivesti sia la qualifica di danneggiato che di danneggiante (perché sei condomino). Quindi devi partecipare pro quota al risarcimento da versare a te stesso (in pratica ti viene scalata la tua quota).
- Promessa di matrimonio non rispettata ad un giorno dalle nozze: ti spetta il risarcimento? No. Se, alla base della rottura della promessa di matrimonio non c'è una valida causa, si può chiedere solo il rimborso per le spese sostenute in vista delle nozze (ad esempio quelle per il ricevimento). Non è dovuto il risarcimento per la depressione, la frustrazione, il dolore interiore.
- Vendi un telefono usato ma ti viene contestato che la batteria dura poco. Devi ridargli i soldi? No. Non si possono contestare i difetti dovuti all’usura del tempo. Se la cifra pagata non è rilevante, è inverosimile che l’acquirente intraprenda una causa che, peraltro, gli costerebbe più del telefono e sarebbe del tutto incerta.
- Indennizzo e risarcimento sono sinonimi? No. Il danno che dà diritto al risarcimento deriva sempre da un comportamento ingiusto e illecito. L'indennizzo invece consegue a un comportamento lecito. Ad esempio, l'indennizzo può derivare da un esproprio per l'utilità pubblica. Il risarcimento invece può derivare da un incidente stradale. Se il risarcimento mira a riparare tutti danni subiti, l'indennizzo potrebbe essere solo parziale e insufficiente a coprire il danno stesso.
- In caso di tradimento si può chiedere il risarcimento al coniuge? No. In linea generale, il tradimento non implica il dovere di risarcire i danni al coniuge tradito. Il tradimento scatta solo quando è avvenuto con modalità tali da ledere la reputazione e l’onore del coniuge come quando avviene in pubblico e sotto gli occhi di tutti.
- C’è una fossa enorme sulla strada e ci cadi. Hai diritto al risarcimento? No. Secondo la Cassazione, il risarcimento è dovuto solo per le insidie stradali, quelle cioè che non si vedono facilmente, che costituiscono un’insidia o un trabocchetto. Pertanto, se affermi che la fossa era particolarmente ampia e vistosa ti stai dando la zappa sui piedi: stai cioè ammettendo che non guardavi dove mettevi i piedi (o le ruote dell’auto).
- Scopri tuo marito con l'amante e cadi in depressione. Puoi chiederle il risarcimento? No. Non ci sono casi in giurisprudenza che accordino il risarcimento nei confronti dell'amante. Del resto, a violare la legge è stato il marito infedele. Non esistono invece norme che vietino di stare con una persona sposata. Dunque l’amante non ha commesso alcun illecito.
- Se prendi una buca con la moto e cadi, puoi chiedere il risarcimento all'assicurazione? No. In questi casi devi chiedere il risarcimento all'ente titolare della strada, verosimilmente il Comune.
- Se fai un incidente stradale puoi evitare di informare l'assicurazione e accordarti con l'altra parte per pagargli il risarcimento? Si. La denuncia di sinistro all'assicurazione è obbligatoria solo per ottenere il risarcimento del danno dalla compagnia. Nulla esclude che le parti si mettano d'accordo tra di loro per determinare chi e quanto debba pagare.
- Accetti il passaggio da una persona che sai essere ubriaca: se questa fa un incidente hai diritto al risarcimento per le lesioni riportate? Si. Il risarcimento al passeggero spetta sempre e comunque, indipendentemente da chi abbia la colpa del sinistro
- Prima di andare al lavoro porti i tuoi figli a scuola. Se subisci un incidente puoi ottenere il risarcimento per “infortunio sul lavoro”? Si. In tali casi, l'Inail ti risarcisce. L'incidente stradale nel tragitto casa-lavoro è considerato “infortunio in itinere”, ossia infortunio sul lavoro, a patto che non si prendano strade alternative o più lunghe. Fa eccezione l'accompagnamento dei figli a scuola, considerato una necessità.