Si può querelare il partner convivente che ruba la carta di credito all’altro?
Si. La regola che vieta la possibilità di querelare per furto il coniuge non si applica ai conviventi (Cass. 37873/2019).
Domande correlate
- Il marito può denunciare la moglie se gli ruba la carta di credito? No. La legge esclude la punibilità per il reato di furto tra marito e moglie. Non si può querelare il coniuge che ruba all'altro.
- La carta di credito prepagata può essere pignorata o sequestrata? Si. Essa è assimilabile a qualsiasi altro deposito bancario.
- Si può querelare un minorenne che picchia un maggiorenne? Sì. Ma solo se ha almeno 14 anni. Solo da 14 anni in poi si risponde dei reati commessi. Prima di tale età non ne risponde né il minorenne, né i suoi genitori (i quali, tutt’al più, saranno chiamati a risarcire i danni).
- Una cassiera del supermercato può chiedermi un documento se pago con carta di credito? No. Dal 1° gennaio del 2016, non è più necessario esibire il documento di identità per eseguire pagamenti con carta. Nessuna legge autorizza l’esercente di un’attività commerciale a richiedere ai consumatori l’esibizione di tale documento. Eventuali richieste potrebbero pertanto essere segnalate come abuso.
- Si può diseredare il proprio convivente? Si. Al convivente non va, di diritto, alcuna quota di patrimonio del partner defunto. Per renderlo erede bisogna fare testamento in suo favore.
- Bisogna portare la carta d’identità quando si esce di casa? No. Ma su richiesta delle autorità bisogna sempre fornire le proprie generalità. Se il pubblico ufficiale ha il sospetto che tu stia mentendo, dando un nome falso o un indirizzo di residenza inesatto, può portarti in questura o in caserma per l’identificazione.
- Si può pignorare una casa per un credito di 100 euro? Si. Non esistono limiti di importo al pignoramento immobiliare. Tuttavia, in tali casi, non è conveniente procedere per questa strada per via dei costi che esso comporta. Di solito, si procede al pignoramento immobiliare per debiti superiori a 4/5mila euro.
- Si può registrare una conversazione telefonica all’insaputa dell’altro? Si. Non c’è bisogno di avvisare e chiedere il consenso dell’altro conversante.
- Un padre può lasciare in eredità di più ad un figlio che ad un altro? Si. L'importante è lasciare a ciascun figlio una quota minima di eredità (chiamata «legittima» e la cui entità varia a seconda di quanti altri fratelli ci sono e se è ancora in vita l'altro coniuge). Rispettata questa quota, il padre può operare discriminazioni tra figli.
- Ci si può affacciare dalla finestra e vedere la vicina o il vicino che si cambia in camera da letto? Sì. Secondo la Cassazione, a meno di avere particolari strumenti digitali, non si tratta di una lesione della privacy, Difatti, è chi tiene alla propria privacy a doverla custodire, magari chiudendo le tende o evitando di mettersi in mostra davanti a tutti.
- Nascondere telecamere in camera da letto per firmare la partner è legale? Si. Secondo la Cassazione, è legale anche se l'altra persona è un convivente e non è a conoscenza della registrazione.
- Conviventi si lasciano. Uno dei due può buttare fuori dalla porta vestiti e cianfrusaglie dell'altro? No. Non almeno nell'immediato. Deve prima dargli un termine per sgomberare l’appartamento. Alla scadenza, può lasciare i relativi oggetti in un deposito a sue spese.