Si può pignorare una casa per un credito di 100 euro?
Si. Non esistono limiti di importo al pignoramento immobiliare. Tuttavia, in tali casi, non è conveniente procedere per questa strada per via dei costi che esso comporta. Di solito, si procede al pignoramento immobiliare per debiti superiori a 4/5mila euro.
Domande correlate
- Si può pignorare la prima casa? Si. Un creditore come la banca o la finanziaria può pignorare la prima casa.Solo l’Agente per la riscossione esattoriale (ad esempio, per le imposte dovute allo Stato, Agenzia Entrate Riscossione) non può pignorare la prima casa, ma deve trattarsi della casa di residenza del debitore, adibita a civile abitazione e non di lusso (ossia accatastata nelle categorie A/1, A/8 e A/9). Fuori da questi casi, l’esattore può pignorare l’immobile di proprietà del contribuente solo a patto che il debito sia superiore a 120mila euro e il valore di tutti gli immobili di sua proprietà sia superiore a 120mila euro.
- Si può pignorare l’assegno di mantenimento? Si. Si può però pignorare unicamente il mantenimento dovuto all’ex coniuge. Quello ai figli è impignorabile. Pertanto, se il coniuge che percepisce il mantenimento ha debiti, si può vedere pignorare l’assegno.
- Si può pignorare un canone di affitto in nero? No. In caso di affitto in nero, il contratto non produce effetti e, pertanto, non esiste alcun obbligo di pagamento del relativo canone, che dunque non potrà neanche essere pignorato.
- Si può querelare il partner convivente che ruba la carta di credito all'altro? Si. La regola che vieta la possibilità di querelare per furto il coniuge non si applica ai conviventi (Cass. 37873/2019).
- Se tuo padre vuole farti un bonifico di 200mila euro per comprare casa, la donazione va fatta dal notaio? No. Secondo la Cassazione, le donazioni indirette non necessitano dell’atto notarile. Tuttavia, nel contratto di compravendita è necessario specificare la provenienza del denaro (ossia il fatto che paghi la casa con i soldi ricevuti da tuo padre). In tal caso non sei tenuto a versare neanche l’imposta di registro.
- Il Fisco ti può può pignorare l’unica auto che ti serve per andare al lavoro? Si. Esiste solo il divieto di fermo amministrativo dell’auto strumentale all’esercizio dell’attività del professionista o dell’imprenditore (essa quindi deve essere iscritta nel libro dei beni ammortizzabili). Tale limite non vale quindi per i lavoratori dipendenti o gli altri contribuenti.
- Si può vendere una casa ricevuta in eredità se si è in maggioranza? No. Per la vendita di un bene in comunione ereditaria è necessario che vi sia l’unanimità di tutti i comproprietari. Chi vuol quindi liberarsi dalla propria quota può chiedere al tribunale di disporre la divisione forzata della comunione. In tal caso, se la divisione del bene non è possibile in natura, il tribunale procede alla sua vendita forzata e a dividere il ricavato tra gli eredi.
- La carta di credito prepagata può essere pignorata o sequestrata? Si. Essa è assimilabile a qualsiasi altro deposito bancario.
- La Finanza ti trova con 10.000 euro in contanti. Può multarti? No. Il fatto di detenere nel portafogli o in altro posto, una somma elevata di contanti non costituisce illecito, nel penale né amministrativo. La Finanza però può chiederti da dove hai preso tali soldi. Rientra nei suoi poteri.
- Una cassiera del supermercato può chiedermi un documento se pago con carta di credito? No. Dal 1° gennaio del 2016, non è più necessario esibire il documento di identità per eseguire pagamenti con carta. Nessuna legge autorizza l’esercente di un’attività commerciale a richiedere ai consumatori l’esibizione di tale documento. Eventuali richieste potrebbero pertanto essere segnalate come abuso.
- Il marito può denunciare la moglie se gli ruba la carta di credito? No. La legge esclude la punibilità per il reato di furto tra marito e moglie. Non si può querelare il coniuge che ruba all'altro.
- Si può vietare di tenere cani in casa? Si. Se sei in affitto, lo deve prevedere il contratto di locazione. Se sei proprietario lo deve prevedere il regolamento di condominio approvato però all'unanimità (e non a semplice maggioranza).