Si può licenziare con un sms o un’e-mail ordinaria?
Si. Ma si tratta di una modalità che crea ancora molti contrasti e che può essere facilmente contestata (per cui è meglio optare per la tradizionale raccomandata). Secondo alcune sentenze, se c’è prova del ricevimento del messaggio, il licenziamento è valido. Il fatto di contestare il licenziamento dinanzi al tribunale è ammissione di ricevimento dell’sms o dell’e-mail.
Domande correlate
- Si può licenziare un lavoratore in malattia? Si. Lo si può fare, ad esempio, se finge di essere malato, se rallenta il decorso della guarigione, se prima della malattia ha commesso un grave illecito, se l’azienda è in crisi.
- Si può licenziare un dipendente se l’azienda produce utili ed è sana? Si. Secondo la Cassazione, è lecito il licenziamento giustificato da un maggiore profitto aziendale.
- Si può licenziare una persona per esubero di personale senza preavviso? No. Il preavviso è sempre obbligatorio salvo nel caso di licenziamento per giusta causa (dovuto cioè a gravissime colpe del dipendente).
- Si può licenziare una colf o una badante senza giusta causa? Si. Il contratto con i lavoratori domestici costituisce un’eccezione rispetto alle altre categorie: non c’è bisogno di un valido motivo per il licenziamento. Basta solo dare il preavviso.
- Un datore di lavoro può licenziare un dipendente condannato penalmente? No. Solo quei comportamenti penalmente rilevanti che possono danneggiare il patrimonio o l’immagine dell’azienda possono giustificare un licenziamento in caso di condanna per un reato.
- Se chiedi un parere con e-mail o su una chat a un avvocato e questi ti risponde devi poi pagarlo? Si. Secondo la Cassazione, la prestazione di un professionista si presume sempre a titolo oneroso, salvo patto contrario. Quindi, per non pagare la consulenza devi prima precisare che accetti la prestazione solo se gratuita.
- Se la tua fidanzata ti dà le sue credenziali di accesso a un social o all'e-mail le puoi usare sempre? No. Il permesso si riferisce solo all'occasione per la quale è stata concessa l'autorizzazione all'uso delle credenziali. Dopodiché queste non possono più essere utilizzate. Quindi se accedi all'e-mail del partner dopo qualche settimana per conto tuo, anche se lei ti aveva dato le password puoi essere querelato.
- Si può fissare la residenza dove si vuole? No. La residenza deve essere per forza stabilita dove si vive per gran parte dell’anno (la cosiddetta “dimora abituale”). Chi indica all’ufficio anagrafe una residenza diversa commette reato di falso in atto pubblico. Inoltre la posta si considera validamente consegnata all’indirizzo indicato, anche se non ritirata.
- Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice? Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.
- Si può vendere una casa ricevuta in eredità se si è in maggioranza? No. Per la vendita di un bene in comunione ereditaria è necessario che vi sia l’unanimità di tutti i comproprietari. Chi vuol quindi liberarsi dalla propria quota può chiedere al tribunale di disporre la divisione forzata della comunione. In tal caso, se la divisione del bene non è possibile in natura, il tribunale procede alla sua vendita forzata e a dividere il ricavato tra gli eredi.
- Si può denunciare senza avere prove di ciò che si dice? Sì innanzitutto perché sarà il PM a dover fare le indagini. In secondo luogo, perché la dichiarazione della vittima è già essa stessa prova.
- Con un contratto di lavoro a termine ci si può dimettere quando si vuole? No. Anche il dipendente, come il datore di lavoro, deve rispettare la scadenza del contratto, salvo sussista una giusta causa dipendente dal comportamento illecito del datore.