Si può girare un assegno non trasferibile?
No. La persona che lo riceve è l’unica a cui è consentito di incassarlo. La cosiddetta “girata” è permessa solo quando il beneficiario versa l’importo dell’assegno sul proprio conto corrente. Oggi tutti gli assegni sopra 1.000 euro devono essere “non trasferibili” e quindi non possono essere “girati”.
Domande correlate
- Si può girare per strada ubriachi? No. Potrà sembrarti strano, ma lo stato di ubriachezza in pubblico è vietato. Anche se non è più un reato come un tempo, tale condotta è oggi considerata un illecito amministrativo. L’articolo 688 cod. pen. dispone, infatti, che: «Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, è colto in stato di manifesta ubriachezza è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 51 a euro 309».
- Si può pignorare l’assegno di mantenimento? Si. Si può però pignorare unicamente il mantenimento dovuto all’ex coniuge. Quello ai figli è impignorabile. Pertanto, se il coniuge che percepisce il mantenimento ha debiti, si può vedere pignorare l’assegno.
- Si può ottenere l’assegno di invalidità se il medico di base si rifiuta di rilasciare il certificato? Si. Il parere del medico curante non è vincolante e non pregiudica la possibilità di ottenere il riconoscimento dell'invalidità o dell'accompagnamento da parte della Commissione Asl o del giudice.
- Chi percepisce l'assegno di disoccupazione può lavorare? Si. Il disoccupato con la Naspi può lavorare senza perdere l'assegno di disoccupazione a patto che: se lavora come dipendente sul reddito non superi 8.000 euro annui; se lavora come autonomo il suo reddito non superi i 4.800 euro annui.
- Hai un assegno ordinario d’invalidità. Puoi essere assunto come lavoratore subordinato? Si. Il beneficiario può essere assunto come dipendente; potrà tuttavia subire una riduzione dell'importo dell'assegno derivante dal cumulo dei redditi da lavoro con l'assegno stesso.
- Sei stato licenziato per giusta causa: hai diritto all'assegno di disoccupazione (Naspi)? Si. Nonostante la colpa che ha determinato la risoluzione del tuo rapporto di lavoro, hai comunque diritto all'assegno di disoccupazione.
- Se svuoto il mio conto e chiedo un assegno circolare a me intestato, risulto nullatenente? Si. Si tratta infatti di una tecnica usata da molti “furbetti” per abbassare il proprio Isee.
- Emetti un assegno ma subito dopo volutamente svuoti il tuo conto. Commetti reato? Si. Emettere un assegno programmando di svuotare il conto subito dopo per impedire alla banca di pagarlo può far scattare il reato di truffa.
- Se l’ex moglie riceve una grossa eredità, l’assegno di mantenimento va ridotto o cancellato? Sì. Secondo la Cassazione, la sopravvenienza di redditi, come un’eredità, giustifica la revisione del mantenimento.
- Mi spetta l'assegno di disoccupazione se, dopo essere licenziato, trovo un nuovo lavoro part-time? Si. Se si tratta di lavoro dipendente e il reddito non supera 8.000 euro annui, il lavoratore può continuare a percepire la Naspi. Per il reddito da lavoro autonomo invece il tetto è fissato a 5.000 euro annui. In tutti gli altri casi, la nuova assunzione determina la cessazione dell'assegno di disoccupazione.
- Si può fissare la residenza dove si vuole? No. La residenza deve essere per forza stabilita dove si vive per gran parte dell’anno (la cosiddetta “dimora abituale”). Chi indica all’ufficio anagrafe una residenza diversa commette reato di falso in atto pubblico. Inoltre la posta si considera validamente consegnata all’indirizzo indicato, anche se non ritirata.
- Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice? Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.