Si può filmare e poi pubblicare una persona che commette un reato?
No. Ciò che è vietato non è la ripresa del fatto ma la divulgazione per quanto si tratti della rappresentazione di una condotta antigiuridica.
Domande correlate
- Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice? Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.
- Chi rispetta le Faq ministeriali, che però si rivelano poi sbagliate, può essere punito? Si. Le Faq non sono infatti fonti del diritto. Conta ciò che dice la legge e non i chiarimenti dell’amministrazione. Esiste però un precedente interessante: il Consiglio di Stato ha cancellato le sanzioni che aveva rispettato delle Faq errate pubblicate su un sito istituzionale. Secondo i giudici, infatti, bisogna anche accordare rilievo alla buona fede del cittadino.
- Fotografare un dipendente pubblico che non lavora e poi condividerla è reato? Si. Si tratta di diffamazione.
- È reato filmare un rapporto con un minorenne? No. Lo hanno stabilito le Sezioni Unite della Cassazione. Tuttavia è necessario che il file non resti nelle mani del soggetto adulto, il quale altrimenti risponderebbe del reato di detenzione di materiale pedopornografico. Inoltre il consenso del minore deve essere stato acquisito in modo consapevole, senza costrizioni.
- Chi si introduce in una fabbrica abbandonata a scopo esplorativo commette reato? No. Il reato di invasione di terreni ed edifici scatta solo quando la condotta si protrae per un notevole lasso di tempo.
- Una persona ti dà un passaggio e ti rivela di avere commesso un reato. Puoi registrarla e poi denunciarla? No. Per la Cassazione, l'auto è equiparabile alla dimora. Pertanto, sono illegali e costituiscono reato tutte le registrazioni segrete.
- In Italia, il musulmano che impone alla moglie il velo islamico commette un reato? Si. Egli rischia il reato di maltrattamenti contro familiari o conviventi che condanna ogni condotta di predominio violento, fisico e morale sulla propria moglie. E ciò costituisce reato al di là del credo personale religioso del marito e delle forme di "patriarcato" che vigono altrove.
- Se quereli una persona, ma poi non ti presenti al processo, la causa si interrompe? No. Il processo penale va avanti lo stesso.
- Se il passeggero che sta seduto dietro una moto è senza casco e cade, il conducente commette reato? Sì. Oltre alla multa stradale, il conducente può anche rischiare un’incriminazione penale.
- Pubblicare una fake news è reato? No. Solo in due casi la pubblicazione di bufale è reato: 1) quando si offende la reputazione di qualcuno o di un’azienda; in tal caso scatta il reato di diffamazione; 2) quando la pubblicazione di notizie false, esagerate o tendenziose è tale da turbare l’ordine pubblico.
- Si può denunciare anonimamente una persona che non emette fattura o scontrino? No. Le segnalazioni anonime non sono contemplate dalla nostra legge. Ciò nonostante nulla esclude che, ricevuta la lettera senza firma, l'Agenzia delle Entrate o la Guardia di Finanza possano attivarsi d'ufficio per eseguire autonome indagini.
- Una persona che si infortuna sul lavoro può darsi malato per un anno? No. A meno che l'infortunio non dipenda da colpa del datore di lavoro che non ha adottato le misure di sicurezza per prevenire gli incidenti sul lavoro, il dipendente non può oltrepassare il periodo di assenze per malattia fissati dal Ccnl (cosiddetto periodo di comporto).