Si può essere sfrattati dal padrone di casa per non aver pagato il condominio?
Sì. A patto che il ritardo sia di oltre 60 giorni e l’importo non versato superi due canoni di affitto.
Domande correlate
- Si può affittare una casa di un parente defunto senza aver accettato l'eredità? Si. È lecito affittare senza aver fatto la successione, ma bisogna essere consapevoli che la firma del contratto implica un'accettazione tacita dell'eredità.
- L'amministratore può dire ai creditori del condominio che non hai pagato le tue quote? Sì. Lo prevede la legge. Difatti, se il condominio non può pagare le fatture per causa dei condomini morosi, i loro nomi vanno comunicati ai creditori che, pertanto, sono tenuti a effettuare il pignoramento prima nei loro riguardi e poi nei confronti degli altri condomini virtuosi.
- Si può vietare di portare un cane in una casa in condominio? Sì, ma solo a condizione che sia previsto da un regolamento di condominio approvato all'unanimità, altrimenti non si può vietare di avere gatti, cani o altri animali da compagnia in casa.
- Il padrone di casa può obbligare l’inquilino a fare la revisione annuale della caldaia? Sì. Le spese per il controllo della caldaia sono a carico del conduttore (l’inquilino).
- Hai pagato le quote condominiali ma il condominio ha debiti. Tu rischi qualcosa? Si. I creditori del condominio possono agire nei confronti di tutti i condomini, partendo tuttavia prima da quelli morosi (i cui nomi devono essere forniti loro dall’amministratore) e, in caso di esito infruttuoso, procedendo poi nei confronti di tutti gli altri. Ciascun condomino è comunque responsabile solo per una quota del debito pari ai propri millesimi.
- Prima dell'affitto, il padrone di casa può chiederti di vedere le buste paga? Si. Prima di concludere il contratto, è facoltà del locatore chiedere copia delle ultime buste paga o della dichiarazione dei redditi per conoscere le condizioni economiche dell'affittuario. Non può tuttavia trattenerne una copia. Tu non sei obbligato a dargliele ma chiaramente potresti perdere la possibilità di concludere il contratto.
- Non hai pagato il condominio. Prima del decreto ingiuntivo hai diritto a ricevere una diffida? No. Anche se qualche isolato giudice ha detto di sì, la Cassazione ha sconfessato questa tesi. Nessuna norma prescrive l'obbligo di una preventiva lettera di sollecito di pagamento.
- Se il tuo padrone di casa non registra l’affitto, il fisco può rivalersi su di te? Si. L’omesso versamento dell’imposta di registro vede responsabili solidali sia il locatore che il conduttore.
- Si può guidare dopo aver bevuto un boccale di birra? Si. Mediamente un uomo a stomaco pieno può tollerare fino a un bicchiere e mezzo di vino o un boccale e mezzo di birra. Dopo aver bevuto due lattine di birra puoi guidare solo se eri a stomaco pieno. Se a stomaco vuoto, due lattine di birra da cinque gradi fanno arrivare il tasso alcolico nel sangue di un uomo di 80 kg digiuno a 0,56 g/L (tasso non consentito dalla legge). Al contrario se eri a stomaco pieno, il valore sarà pari a 0.32 g/l (limite consentito) Per una donna invece, una semplice lattina fa alzare il tasso di…
- Nel contratto di affitto non c'è scritto chi deve pagare la registrazione. Il padrone di casa può chiedere il rimborso di metà della spesa? Si. Se il contratto non prevede nulla, la spesa va ripartita al 50%. Il contratto non può mai addossare tutta la spesa sull’inquilino.
- Per distaccarti dal riscaldamento centralizzato serve l'autorizzazione del condominio? No. L'assemblea non può impedire il distacco purché non ne derivino notevoli squilibri di funzionamento o aggravi di spesa per gli altri condomini. In ogni caso bisogna darne comunicazione preventiva all’amministratore.
- Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice? Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.