Si può cambiare un capo di vestiario che va stretto a un più attento controllo a casa?
No. Se il negoziante lo consente, è solo per una policy aziendale e per venire incontro ai propri clienti.
Domande correlate
- Se compri un vestito in un negozio e a casa ti accorgi che ti va stretto puoi cambiarlo? No, a meno che il negoziante per sua policy aziendale non te lo consenta. Il diritto di recesso, non motivato da vizi del prodotto (da esercitare entro 14 giorni) è consentito solo per le vendite online e comunque fuori dai negozi. Resta comunque dovuta la garanzia in caso di prodotto difettoso.
- Si può cambiare residenza senza cambiare dimora? No. La residenza deve sempre coincidere con la dimora abituale di una persona.
- Il cartello stradale "controllo elettronico della velocità" va ripetuto dopo ogni intersezione? Si. Ciò deve avvenire a beneficio di quanti si immettono nella via principale da quelle secondarie. Diversamente, la multa è nulla.
- Se si ha la maggioranza si può cambiare amministratore di condominio in qualsiasi momento? No. È necessaria la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’intero condominio. In ogni caso, se la revoca non è dettata da una giusta causa, bisogna pagare all'amministratore il compenso per la residua parte del mandato.
- Se lavori in nero da più di cinque anni puoi ancora sollevare una contestazione al tuo capo? Si. Il termine di prescrizione per differenze retributive e mancato versamento dei contributi è di cinque anni che decorrono però dalla cessazione del rapporto di lavoro.
- Se una coppia di conviventi con figli si separa, la casa va alla madre? Si. Secondo numerose sentenze della Cassazione le coppie non sposate sono equiparabili a quelle sposate. Pertanto, la madre che ottiene la collocazione dei figli ha diritto di abitare nella casa intestata all'ex partner.
- Si può cambiare qualcosa senza scontrino? Si. Se il prodotto è difettoso è possibile, entro due anni, chiedere la riparazione o la sostituzione con un oggetto identico anche senza scontrino, purché si dia comunque la prova dell’acquisto presso quel determinato punto vendita. Lo scontrino infatti è un documento con valore puramente fiscale. La prova d’acquisto può essere data anche con l’estratto conto della carta di credito o del bancomat nel caso di pagamenti tracciabili.
- Si può riprendere un agente della polizia mentre fa un controllo? Si. Non puoi farlo solo se l’attività è coperta dal segreto istruttorio. Non puoi comunque pubblicare il filmato su Internet.
- Si può registrare una discussione col capo o coi colleghi di lavoro? Si. Ma solo a patto che ciò serva per tutelare i propri diritti in un’aula di tribunale. Il file non può poi essere divulgato in azienda o in qualsiasi altro luogo e con qualsiasi mezzo. L’unico utilizzo è dunque quello giudiziale o per presentare esposti, querele o denunce all’autorità.
- Separazione: si può evitare che, in presenza di figli, la casa vada all’ex moglie? Sì. È necessario che, nella casa, la coppia non abbia mai vissuto negli ultimi anni del matrimonio. Difatti, il giudice assegna al genitore con cui vanno a vivere i figli solo la casa “coniugale”, quella cioè ove la famiglia viveva abitualmente prima della separazione.
- Se l’inquilino va via di casa senza consegnare le chiavi, il locatore può obbligarlo a pagare ancora l’affitto? Sì. Il locatore ha diritto al pagamento dei canoni di locazione fino a quando non ottiene la materiale disponibilità dell’appartamento. Nel frattempo però non può forzare la porta di casa per accedere al proprio immobile (diversamente commetterebbe reato), ma deve avviare lo sfratto e, in caso di mancato rilascio, avvalersi dell’ufficiale giudiziario.
- Un genitore può mandare fuori di casa un figlio con più di 30 anni? Sì. Secondo la Cassazione, si può presumere che a trent’anni lo stato di disoccupazione di un giovane sia colpevole, ossia determinato dalla volontà o dalla colpa di non aver saputo/voluto accettare offerte lavorative congrue.