Sei sul pullman senza biglietto. Il controllore può bloccarti in attesa che arrivi la polizia a identificarti?
No. Anche se il controllore è un pubblico ufficiale non può arrestarti in attesa della polizia, né può costringerti fisicamente a restare sull’autobus.
Domande correlate
- Se salgo su un pullman senza biglietto e, alla vista del controllore, scappo fuori commetto reato? No. Questo comportamento fa scattare il reato di resistenza a pubblico ufficiale solo se, nello scappare, spingi qualche persona a terra facendole del male o metti in pericolo altri passanti. Il semplice fatto di scappare dinanzi a un pubblico ufficiale – anche se si tratta di un poliziotto o un carabiniere - non costituisce «resistenza a pubblico ufficiale».
- È lecito che una persona occupi un parcheggio in attesa che l'amico arrivi con l'auto? Si, nessuna norma lo vieta. Il Codice della strada vieta solo le occupazioni durevoli del suolo pubblico, non anche quelle che durano pochi minuti. Tuttavia, se questa persona ti impedisce di accedere al parcheggio proprio perché sta attendendo l’amico, la puoi querelare per il reato di “violenza privata”.
- Se il controllore ti trova senza il biglietto, può ordinarti di scendere subito dall’autobus? Sì. È quindi un falso mito quello secondo cui avresti comunque diritto a finire la corsa. E se non scendi subito dal mezzo pubblico, bloccando la corsa, commetti il reato di interruzione di pubblico servizio.
- Se un tuo amico sta fumando una canna e tu sei con lui, la polizia potrebbe chiederti di identificarti? Si. Tuttavia, non sarai sanzionato se non c’è prova che facevi uso della droga.
- Se stai passeggiando tranquillamente, la polizia può fermarti e chiederti di identificarti pur non essendoci alcun sospetto di reato? Si. La Polizia è autorizzata a identificare i passanti a piedi chiedendo i documenti. Può fare una perquisizione personale solo se ci sono dei gravi indizi oppure se richiesto da un giudice. Ad un posto di controllo o di blocco stradale, può controllare i documenti del conducente, le condizioni di sicurezza dell'auto ed il possesso degli accessori obbligatori come il triangolo o il giubbino di sicurezza. Può anche perquisire l'auto. In caso di rifiuto, si rischiano delle multe e delle decurtazioni dei punti della patente a vario titolo. Si può anche disporre il blocco dell'auto se non lo si ritiene…
- La polizia può entrare in casa senza mandato? Si. La polizia può procedere a perquisizione senza decreto del magistrato per arrestare una persona privata oppure colta in flagranza di reato; per eseguire un'ordinanza di custodia cautelare o un ordine di carcerazione; in caso di particolari reati, come ad esempio per spaccio di droga o illecita detenzione di armi. In ogni caso, la perquisizione va successivamente autorizzata dal PM nelle 48 ore successive.
- Trovare un ladro a casa e chiuderlo dentro in attesa della polizia è sequestro di persona? No. Si tratta di una bufala che circola in rete. La legge consente al cittadino, in casi particolarmente gravi come questo, di arrestare (ossia bloccare) un criminale colto in flagranza di reato.
- Se la polizia vede che, mentre aspetti che il semaforo diventi verde, prendi il cellulare, può multarti? Si. Difatti, il divieto di usare il cellulare alla guida vale anche durante la sosta momentanea.
- Una persona che si infortuna sul lavoro può darsi malato per un anno? No. A meno che l'infortunio non dipenda da colpa del datore di lavoro che non ha adottato le misure di sicurezza per prevenire gli incidenti sul lavoro, il dipendente non può oltrepassare il periodo di assenze per malattia fissati dal Ccnl (cosiddetto periodo di comporto).
- Vieni fermato dalla polizia mentre guidi. In passato sei stato multato per guida in stato di ebbrezza. Gli agenti vedranno la precedente sanzione? Si. Gli agenti hanno una loro banca dati interna. Ma questo non significa che conti.
- Sul contratto che hai firmato con la banca c’è solo la tua firma; manca quella del direttore. Il contratto è valido? Si. Anche se per legge tutti i contratti con la banca devono essere scritti, a detta della Cassazione il consenso della banca di aderire al contratto si può desumere anche tacitamente dall'avvenuta attuazione del contratto stesso (ad esempio, nel caso di un mutuo, dall’erogazione del denaro al cliente).
- Esiste un limite di denaro che si può versare sul conto in un'unica volta? No. Tuttavia, se la somma non è riportata nella dichiarazione dei redditi e non viene validamente giustificata, l'Agenzia delle Entrate può presumere che si tratti di reddito “in nero". Spetterà a te difenderti e dimostrare il contrario.