Se ti scade il contratto a termine ti spetta l’assegno di disoccupazione?
Si. L’assegno di disoccupazione spetta non solo se il lavoratore viene licenziato, ma anche dopo il contratto a termine se questo, alla scadenza, non viene rinnovato o trasformato in un contratto a tempo indeterminato.
Domande correlate
- Vieni licenziato perché non vai a lavorare o perché hai fatto troppe assenze per malattia. Ti spetta l’assegno di disoccupazione? Sì. L’assegno di disoccupazione spetta tutte le volte in cui si perde il lavoro non per propria volontà come appunto nel caso di licenziamento per giusta causa o per giustificato motivo oggettivo. Pertanto, la disoccupazione spetta anche in caso di assenze ingiustificate.
- Mi spetta l'assegno di disoccupazione se, dopo essere licenziato, trovo un nuovo lavoro part-time? Si. Se si tratta di lavoro dipendente e il reddito non supera 8.000 euro annui, il lavoratore può continuare a percepire la Naspi. Per il reddito da lavoro autonomo invece il tetto è fissato a 5.000 euro annui. In tutti gli altri casi, la nuova assunzione determina la cessazione dell'assegno di disoccupazione.
- Se l’azienda ti licenzia per assenza ingiustificata ti spetta il Tfr? Si. Il Tfr è dovuto anche in caso di licenziamento per giusta causa.
- Se ti scade l'assicurazione puoi continuare a circolare? Si. Ma solo per 15 giorni che è il cosiddetto «periodo di tolleranza».
- Se ti licenzi puoi prendere la disoccupazione? No. Il termine corretto è comunque “dimettersi” e non “licenziarsi”. Le dimissioni, in quanto atto volontario, non danno diritto alla Naspi, ossia l’assegno di disoccupazione, a meno che non siano avvenute per “giusta causa” ossia per un grave inadempimento del datore di lavoro (ad es. in caso di mancato pagamento degli stipendi, dei contribuiti, in caso di mobbing, ecc.). Solo in caso di dimissioni per giusta causa spetta la Naspi, ossia l’assegno di disoccupazione.
- Se compri un oggetto a una fiera ti spetta il diritto di recesso? No. Anche se il diritto di recesso spetta tutte le volte in cui si compra fuori dai locali commerciali, lo stand fieristico è equiparato al negozio.
- Se sei in affitto e il proprietario vuol vendere l'appartamento, ti spetta la precedenza? Si. L’inquilino ha il diritto di prelazione ossia il diritto ad essere preferito - a parità di condizioni contrattuali - rispetto ad altri offerenti. Questo diritto cessa alla prima scadenza del contratto di affitto. Inoltre puoi usufruirne solo se non hai la proprietà di altri immobili ad uso abitativo.
- Un parente ti ha promesso che, non appena ti sposerai, ti regalerà una casa. Se glielo fai mettere per iscritto potrai poi citarlo in tribunale se non adempie? No, la donazione infatti non può essere oggetto di un obbligo, anche se auto-disposto dallo stesso donante. Ogni impegno a donare in futuro non ha valore legale anche se messo per iscritto.
- Chi percepisce l'assegno di disoccupazione può lavorare? Si. Il disoccupato con la Naspi può lavorare senza perdere l'assegno di disoccupazione a patto che: se lavora come dipendente sul reddito non superi 8.000 euro annui; se lavora come autonomo il suo reddito non superi i 4.800 euro annui.
- Sei stato licenziato per giusta causa: hai diritto all'assegno di disoccupazione (Naspi)? Si. Nonostante la colpa che ha determinato la risoluzione del tuo rapporto di lavoro, hai comunque diritto all'assegno di disoccupazione.
- Con un contratto di lavoro a termine ci si può dimettere quando si vuole? No. Anche il dipendente, come il datore di lavoro, deve rispettare la scadenza del contratto, salvo sussista una giusta causa dipendente dal comportamento illecito del datore.
- Promessa di matrimonio non rispettata ad un giorno dalle nozze: ti spetta il risarcimento? No. Se, alla base della rottura della promessa di matrimonio non c'è una valida causa, si può chiedere solo il rimborso per le spese sostenute in vista delle nozze (ad esempio quelle per il ricevimento). Non è dovuto il risarcimento per la depressione, la frustrazione, il dolore interiore.