Se ti rechi all’anagrafe e cambi il tuo nome e cognome, i tuoi debiti decadono?
No. Neanche “Il fu Mattia Pascal” riuscì a liberarsi del passato, figuriamoci dei debiti. Questa soluzione, che tuttavia spesso circola in alcuni ambienti, è solo una falsa credenza.
Domande correlate
- Convivi con i tuoi genitori ma sei maggiorenne. Se hai debiti i tuoi genitori rischiano qualcosa? No. I genitori non hanno alcuna responsabilità per i debiti dei figli conviventi. E viceversa.
- Se tuo zio, morendo, ti lascia una casa devi pagare i debiti della sua eredità? No. Tu sei un legatario e non un erede (è legatario chi riceve un bene specifico e non una quota del patrimonio ereditario). Il legatario deve pagare i debiti del defunto solo se questi ha diviso tutto il suo patrimonio lasciando, in capo a ciascun erede, uno specifico bene e non per percentuali.
- Quando firmi un documento, devi mettere prima il nome e dopo il cognome? No. La legge non dice se si debba mettere prima il nome o il cognome. Il più delle volte richiede genericamente la firma senza indicare come vada apposta. Per cui è del tutto indifferente. Tuttavia, alcune norme richiedono espressamente il nome e il cognome, facendo ritenere alcuni interpreti che il nome vada anteposto.
- Se cambi residenza, il Fisco ti deve notificare subito gli atti al nuovo indirizzo? No. Fino a un anno dopo il trasferimento, gli atti possono essere notificati al vecchio indirizzo, a meno che non comunichi direttamente all'Agenzia delle Entrate (oltre che al Comune) il nuovo indirizzo di residenza (comportamento consigliato).
- Se l’inquilino non paga l'affitto, puoi staccare le utenze intestate a tuo nome? No. Se lo fai commetti reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L'unico modo che hai per tutelarti è chiedere al giudice lo sfratto.
- Se tuo fratello aiuta economicamente i tuoi genitori poveri e bisognosi può chiederti metà della spesa da lui sostenuta? No. Il diritto a chiedere gli alimenti - che spetta solo in caso di estremo bisogno e di pericolo per la stessa sopravvivenza - compete solo i genitori. Sono questi ultimi quindi a poter agire contro il figlio egoista e non suo fratello. Peraltro, il dovere di contribuire ai bisogni dei genitori indigenti non è in misura paritaria ma in proporzione alle rispettive capacità economiche.
- Se ti separi, il tuo ex ha diritto alla tua eredità? Si. Difatti solo col divorzio si perdono i diritti ereditari. Tuttavia, se la separazione avviene con “addebito”, ossia per responsabilità di uno dei due coniugi (ad esempio a seguito di tradimento, di abbandono della casa o di maltrattamenti), quello che ha subìto l’addebito perde i diritti ereditari.
- Se tuo padre ti regala una casa devi pagare le tasse? Si. In particolare, devi pagare: - l'imposta di registro (al 2% se è la tua prima casa); - l'imposta ipotecaria (50 € se è la tua prima casa); - l'imposta catastale (50 € se è la tua prima casa). Non paghi l'imposta sulle donazioni se la casa non supera 1 milione di euro di valore.
- Tuo padre ti cointesta il suo conto. Ti sta facendo una donazione? Si. Salvo accordo diverso, la cointestazione del conto si considera come una donazione per la metà del valore del conto.
- Se un tuo amico ti rivela che è omosessuale e tu lo riveli a terzi puoi essere citato in tribunale? Si. L'orientamento sessuale è un dato sensibile. Come tale non può essere oggetto di trattamento e di comunicazione a terzi.
- Vinci una causa. Il tuo avversario dà i soldi che ti spettano al tuo avvocato che però li trattiene a titolo di parcella. Può farlo? No. Se lo fa, commette un illecito disciplinare. L'avvocato, se non espressamente autorizzato dal cliente, non può trattenere dalle somme dovute a quest’ultimo, neanche se ciò è necessario per pagare la propria parcella.
- Se chiudo una Srl con debiti sono personalmente responsabile? Si. La tua responsabilità però non può andare oltre la tua quota sociale e l’eventuale utile che hai percepito con l’ultimo bilancio di liquidazione. Il pignoramento non si può quindi spingere oltre tali limiti.