Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice?
Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.
Domande correlate
- Si può disconoscere la firma su un documento senza dover andare dal giudice? Sì. Deve essere l’altra parte, quella cioè che vuole avvalersi del documento, ad andare dal giudice per far accertare che la firma è davvero autentica. Per i rogiti dal notaio, vale invece la regola inversa: deve essere chi disconosce la firma a promuovere il giudizio (la cosiddetta «querela di falso»).
- Si può filmare e poi pubblicare una persona che commette un reato? No. Ciò che è vietato non è la ripresa del fatto ma la divulgazione per quanto si tratti della rappresentazione di una condotta antigiuridica.
- Si commette diffamazione se, in un post, non si fa il nome del destinatario delle offese? Si. Si rischia il reato di diffamazione aggravata anche se l’identità della vittima, per quanto non rivelata, sia facilmente intuibile dal contesto.
- Chi si introduce in una fabbrica abbandonata a scopo esplorativo commette reato? No. Il reato di invasione di terreni ed edifici scatta solo quando la condotta si protrae per un notevole lasso di tempo.
- Si può essere sfrattati dal padrone di casa per non aver pagato il condominio? Sì. A patto che il ritardo sia di oltre 60 giorni e l’importo non versato superi due canoni di affitto.
- Si può vendere una casa ricevuta in eredità se si è in maggioranza? No. Per la vendita di un bene in comunione ereditaria è necessario che vi sia l’unanimità di tutti i comproprietari. Chi vuol quindi liberarsi dalla propria quota può chiedere al tribunale di disporre la divisione forzata della comunione. In tal caso, se la divisione del bene non è possibile in natura, il tribunale procede alla sua vendita forzata e a dividere il ricavato tra gli eredi.
- Se si ha la maggioranza si può cambiare amministratore di condominio in qualsiasi momento? No. È necessaria la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’intero condominio. In ogni caso, se la revoca non è dettata da una giusta causa, bisogna pagare all'amministratore il compenso per la residua parte del mandato.
- Si può essere costretti a pagare due volte lo stesso debito se si perde la ricevuta di pagamento? Si. Difatti la prova del pagamento spetta sempre al debitore. Ecco perché è sempre meglio usare forme di pagamento tracciabile, nel qual caso la prova è costituita proprio dalla movimentazione bancaria.
- Si possono stendere panni, tovaglie e lenzuola dal balcone? Sì. A patto che: 1) non sia vietato dal regolamento di condominio o da un’ordinanza comunale; 2) non si invada il balcone del piano di sotto togliendogli luce e aria; 3) non si facciano cadere molliche di pane e briciole che potrebbero sporcare il balcone del vicino.
- Se il passeggero che sta seduto dietro una moto è senza casco e cade, il conducente commette reato? Sì. Oltre alla multa stradale, il conducente può anche rischiare un’incriminazione penale.
- Chi si dimette spontaneamente dal lavoro ha diritto alla Tfr? Sì. Il Tfr spetta a prescindere dalla causa di cessazione del lavoro.
- Una volta date le dimissioni dal lavoro, si possono revocare? Si. Ci sono sette giorni di tempo per revocare le dimissioni.