Se scarichi da un sito pubblico un’immagine la puoi usare liberamente?
No. L’immagine è sempre protetta dal diritto d’autore e per usarla bisogna chiedere il consenso a chi l’ha creata. Ciò vale anche se sul sito non c’è scritta la © di copyright o “all rights reserved”.
Domande correlate
- Posso usare liberamente un’immagine fatta con l’intelligenza artificiale? A meno che non ci siano restrizioni nella licenza del software utilizzato, le immagini generate attraverso un'intelligenza artificiale, ad esempio Midjourney, sono di solito utilizzabili senza necessità di citare l'autore. L'essenziale è che l'immagine sia stata prodotta completamente dall'IA seguendo le direttive dell'utente. In questa situazione, l'utente ha il diritto di diffonderla senza la preoccupazione che il produttore del software possa reclamarne la proprietà. Tuttavia, non è lecito modificare e utilizzare un'immagine preesistente di un altro autore senza consenso. È considerato non conforme alla legge sfruttare l'IA basandosi su un'immagine protetta dal diritto d'autore, a meno che l'output non diventi…
- Posso usare un’immagine fatta con l’intelligenza artificiale se l’ho creata partendo da un’altra? Anche in questo scenario, se il prodotto finale dell'IA è radicalmente diverso dall'immagine originale, può essere utilizzato. La base del copyright è l'originalità. Nonostante un'opera possa essere considerata originale, non può essere protetta se generata da IA poiché non è frutto di un lavoro umano.
- Se compri in un sito e la merce non ti arriva, puoi denunciare il venditore? No. Non rispettare un contratto è solo un illecito civile che ti dà diritto a ottenere il rimborso e l’eventuale risarcimento. Se però il venditore ha allestito un sito civetta con l’intenzione di fregarti e farti credere che ti avrebbe consegnato la merce - pur non avendo alcuna intenzione di farlo - allora puoi denunciarlo per truffa.
- Se la tua fidanzata ti dà le sue credenziali di accesso a un social o all'e-mail le puoi usare sempre? No. Il permesso si riferisce solo all'occasione per la quale è stata concessa l'autorizzazione all'uso delle credenziali. Dopodiché queste non possono più essere utilizzate. Quindi se accedi all'e-mail del partner dopo qualche settimana per conto tuo, anche se lei ti aveva dato le password puoi essere querelato.
- I commenti su un sito fatti da altri utenti ti diffamano. Il titolare del sito deve cancellarli? Si. Tuttavia, è responsabile solo se li ha approvati volontariamente o se, avendo un sistema che non modera i commenti, dopo aver ricevuto la tua richiesta di cancellazione, non si è attivato per rimuovere i commenti.
- Puoi fare una foto ad una persona in un luogo pubblico se questa non vuole essere fotografata? No. Secondo la Cassazione, in questi casi può scattare il reato di molestie. Molestie che di norma richiedono un comportamento reiterato, ma che in questo caso possono esaurirsi anche in una sola condotta.
- Puoi usare il tesserino invalidi sulle strisce blu senza pagare? Si. Oggi il pass invalidi ti dà diritto a sostare non solo sulle strisce gialle ma anche su quelle blu.
- Hai 13 anni, puoi esprimere il consenso al trattamento dei tuoi dati per accedere a un sito web? No. Solo a partire dai 14 anni un minore può esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali.
- Si può suonare in un luogo pubblico come la strada? Si. Ma il volume non deve essere troppo alto. Altrimenti scatta il reato di disturbo alla quiete pubblica.
- Fotografare un poliziotto o un dipendente pubblico che non lavora e condividere la foto sui social è reato? Si. Secondo la Cassazione, tale condotta costituisce reato di diffamazione per quanto il fatto sia vero.
- Vedi il vigile che ti sta facendo la multa. Lo mandi a quel paese. È oltraggio a pubblico ufficiale? No. Per questo reato è necessario che la frase venga ascoltata anche da altre due persone oltre a voi due.
- Se paghi una cartella esattoriale, dopo la puoi contestare (se i termini non sono scaduti)? Si. Il contribuente può fare ugualmente ricorso; egli, infatti, potrebbe aver pagato subito solo per evitare le conseguenze di un eventuale pignoramento. Nel privato e con le multe stradali vale la regola opposta: il pagamento di un debito ne implica la tacita ammissione.