Se qualcuno toglie la multa per divieto di sosta dal parabrezza della tua e tu non te ne accorgi, puoi pagare con lo sconto del 30% nei primi 5 giorni?
Si. Difatti, i cinque giorni per pagare con lo sconto del 30% decorrono non da quando il verbale viene posizionato sui tergicristalli dell’auto – ossia da quando il poliziotto lo ha redatto – ma da quando lo stesso ti viene notificato a casa. Ciò non toglie che, se paghi prima della notifica a casa, non subirai l’aggravio delle spese postali.
Domande correlate
- Sulla tua copia del mutuo, manca la firma del direttore della banca ma c’è solo la tua. È valida? Sì. Se il contratto ha avuto esecuzione vuol dire che c’è il consenso della banca. E tanto basta.
- Lasci l'auto in divieto di sosta per 8 ore. Puoi essere multato alle 13 e alle 15? No. Una multa per divieto di sosta può essere ripetuta solo dopo 24 ore dalla precedente. Per cui puoi ricevere una multa al giorno, non di più. Non si considera il giorno solare; quindi, se vieni multato alle 22 di sera non subirai una seconda multa prima delle ore 22 del giorno seguente.
- Se intesti la tua casa a tua moglie e poi ti separi, puoi chiederle la metà del prezzo speso? No. La donazione è irrevocabile anche in caso di divorzio.
- Se una persona porta a spasso il cane di un’altra (il dog-sitter, il partner, il genitore) e il cane morde qualcuno, ne risponde penalmente il proprietario del cane? No. Del reato di lesioni colpose risponde sempre e solo il detentore dell’animale anche se non è il proprietario.
- Se fai ricorso al giudice di pace contro una multa e perdi, sei costretto a pagare il doppio della sanzione? No. L'obbligo di pagare circa il doppio della sanzione scatta solo se perdi il ricorso al Prefetto. Ma potrai sempre fare ricorso, contro la sua ordinanza, entro 30 giorni al Giudice di pace.
- Fai guidare la tua auto a un amico mentre tu siedi sul sedile del passeggero. Questi fa un incidente per imprudenza. Vieni risarcito? Sì. In qualità di passeggero, ti spetta sempre il risarcimento dei danni fisici (ma non al veicolo).
- Se vieni a sapere che una tua amica viene picchiata dal padre puoi denunciarlo al posto suo? Si. Il reato di maltrattamenti in famiglia è infatti procedibile d'ufficio. Questo significa che chiunque può sporgere denuncia.
- Non ti piace più il tuo lavoro. Se te ne stai a casa comunicando il recesso rischi una penalità? Si. Difatti, il contratto collettivo fissa un termine di preavviso che anche il dipendente deve rispettare (salvo che il recesso avvenga per giusta causa). In tal caso, ti verrà trattenuto un importo dall'ultima busta paga.
- Sei un alunno della scuola. Puoi registrare una conversazione tra te e il tuo insegnante? Si. Devi però essere presente durante tutta la discussione e la registrazione deve servirti solo come prova per difendere un diritto.
- Se chiedi uno sconto su un debito puoi in un momento successivo contestarlo? No. La richiesta di un saldo e stralcio o comunque di uno sconto è una tacita emissione del debito. Pertanto, impedisce qualsiasi contestazione.
- Se firmi la multa dalle mani dell’agente sei poi obbligato a pagare? No. La firma è solo una conferma del ricevimento (notifica) del verbale, ma non un'ammissione di colpa.
- Se compri un vestito in un negozio e a casa ti accorgi che ti va stretto puoi cambiarlo? No, a meno che il negoziante per sua policy aziendale non te lo consenta. Il diritto di recesso, non motivato da vizi del prodotto (da esercitare entro 14 giorni) è consentito solo per le vendite online e comunque fuori dai negozi. Resta comunque dovuta la garanzia in caso di prodotto difettoso.