Se prendi una buca con la moto e cadi, puoi chiedere il risarcimento all’assicurazione?
No. In questi casi devi chiedere il risarcimento all’ente titolare della strada, verosimilmente il Comune.
Domande correlate
- Scopri tuo marito con l'amante e cadi in depressione. Puoi chiederle il risarcimento? No. Non ci sono casi in giurisprudenza che accordino il risarcimento nei confronti dell'amante. Del resto, a violare la legge è stato il marito infedele. Non esistono invece norme che vietino di stare con una persona sposata. Dunque l’amante non ha commesso alcun illecito.
- Se per colpa di una lastra di ghiaccio cadi e ti fai male puoi chiedere i danni al Comune? No. Molti giudici sono d'accordo nel ritenere che la lastra di ghiaccio è un pericolo prevedibile, specie d'inverno, che pertanto richiede un minimo di prudenza. Ragion per cui non si può dare la colpa al Comune se si cammina distratti.
- Se fai un incidente stradale puoi evitare di informare l'assicurazione e accordarti con l'altra parte per pagargli il risarcimento? Si. La denuncia di sinistro all'assicurazione è obbligatoria solo per ottenere il risarcimento del danno dalla compagnia. Nulla esclude che le parti si mettano d'accordo tra di loro per determinare chi e quanto debba pagare.
- Cane randagio attraversa la strada e ti fa cadere dalla bici o dalla moto. Puoi chiedere i danni al Comune? No. Secondo un recente orientamento della giurisprudenza non basta che il cane sia la causa dell'incidente. Deve anche risultare che il Comune fosse stato già informato della presenza di randagi nella zona. In pratica, chiedere il risarcimento è diventato impossibile.
- Se prendi farmaci a base di alcol puoi evitare l’etilometro e la multa? No. In tanti hanno tentato di impugnare il verbale per guida in stato di ebbrezza dando la colpa a collutori o a farmaci a base alcolica. Ma nessun giudice ha accolto finora questa eccezione.
- C’è una fossa enorme sulla strada e ci cadi. Hai diritto al risarcimento? No. Secondo la Cassazione, il risarcimento è dovuto solo per le insidie stradali, quelle cioè che non si vedono facilmente, che costituiscono un’insidia o un trabocchetto. Pertanto, se affermi che la fossa era particolarmente ampia e vistosa ti stai dando la zappa sui piedi: stai cioè ammettendo che non guardavi dove mettevi i piedi (o le ruote dell’auto).
- Hai lasciato la moto in officina ma non hai più i soldi per pagare la riparazione. Il meccanico può tenersi la tua moto? Si. La legge gli consente di trattenere il tuo veicolo finché non paghi la fattura. Tuttavia, nessuno non può usare la tua moto che al contrario deve essere custodita con diligenza.
- In caso di tradimento si può chiedere il risarcimento al coniuge? No. In linea generale, il tradimento non implica il dovere di risarcire i danni al coniuge tradito. Il tradimento scatta solo quando è avvenuto con modalità tali da ledere la reputazione e l’onore del coniuge come quando avviene in pubblico e sotto gli occhi di tutti.
- Se entri in un ristorante e ti rubano un cellulare o la borsetta sulla sedia, puoi chiedere i danni al titolare? No. Col ristoratore non hai alcun contratto di deposito che lo renda responsabile di ciò.
- Se ti scade l'assicurazione puoi continuare a circolare? Si. Ma solo per 15 giorni che è il cosiddetto «periodo di tolleranza».
- Se prendi una multa con un autovelox hai modo di evitare la decurtazione dei punti? Si. Non devi rispondere alla richiesta della polizia di fornire i dati della patente del conducente, ma devi pagare la seconda multa che va da 291 a 1.100 euro.Altrimenti potresti provare a rispondere dicendo che non sei in grado di ricordare a chi hai prestato l'auto, ma devi dimostrarlo con documenti (pensa al caso di un’auto di una persona anziana da questa data in prestito ai vari familiari per essere accompagnata).
- Prima di andare al lavoro porti i tuoi figli a scuola. Se subisci un incidente puoi ottenere il risarcimento per “infortunio sul lavoro”? Si. In tali casi, l'Inail ti risarcisce. L'incidente stradale nel tragitto casa-lavoro è considerato “infortunio in itinere”, ossia infortunio sul lavoro, a patto che non si prendano strade alternative o più lunghe. Fa eccezione l'accompagnamento dei figli a scuola, considerato una necessità.