Se prendi farmaci a base di alcol puoi evitare l’etilometro e la multa?
No. In tanti hanno tentato di impugnare il verbale per guida in stato di ebbrezza dando la colpa a collutori o a farmaci a base alcolica. Ma nessun giudice ha accolto finora questa eccezione.
Domande correlate
- Se prendi una multa con un autovelox hai modo di evitare la decurtazione dei punti? Si. Non devi rispondere alla richiesta della polizia di fornire i dati della patente del conducente, ma devi pagare la seconda multa che va da 291 a 1.100 euro.Altrimenti potresti provare a rispondere dicendo che non sei in grado di ricordare a chi hai prestato l'auto, ma devi dimostrarlo con documenti (pensa al caso di un’auto di una persona anziana da questa data in prestito ai vari familiari per essere accompagnata).
- Se prendi una buca con la moto e cadi, puoi chiedere il risarcimento all'assicurazione? No. In questi casi devi chiedere il risarcimento all'ente titolare della strada, verosimilmente il Comune.
- In caso di multa, puoi evitare di fornire alla polizia i dati dell’effettivo conducente asserendo di non ricordare chi era alla guida? Si. La norma infatti dice che la sanzione scatta solo se non si danno i dati della patente senza valido motivo. Il valido motivo deve però essere dimostrabile tramite documenti (pensa, ad esempio, ad un’auto unica in una famiglia numerosa o ad un’auto di un anziano che la presta ai figli per farsi accompagnare).
- Se fai un incidente stradale puoi evitare di informare l'assicurazione e accordarti con l'altra parte per pagargli il risarcimento? Si. La denuncia di sinistro all'assicurazione è obbligatoria solo per ottenere il risarcimento del danno dalla compagnia. Nulla esclude che le parti si mettano d'accordo tra di loro per determinare chi e quanto debba pagare.
- La polizia ti ferma ma non ha l'etilometro. Può obbligarti a seguirla in stazione? Si. Ma solo se non dista più di 30 km. Se ti rifiuti, vieni sanzionato penalmente come se avessi più di 1,5% di alcol nel sangue (si tratta della più grave delle soglie di guida in stato di ebbrezza).
- Se qualcuno toglie la multa per divieto di sosta dal parabrezza della tua e tu non te ne accorgi, puoi pagare con lo sconto del 30% nei primi 5 giorni? Si. Difatti, i cinque giorni per pagare con lo sconto del 30% decorrono non da quando il verbale viene posizionato sui tergicristalli dell’auto – ossia da quando il poliziotto lo ha redatto - ma da quando lo stesso ti viene notificato a casa. Ciò non toglie che, se paghi prima della notifica a casa, non subirai l’aggravio delle spese postali.
- Se la polizia vede che, mentre aspetti che il semaforo diventi verde, prendi il cellulare, può multarti? Si. Difatti, il divieto di usare il cellulare alla guida vale anche durante la sosta momentanea.
- Se un poliziotto ti consegna una multa e lo firmi, puoi contestarla? Si. La firma è solo per presa conoscenza. Vale cioè come notifica. Se non firmi, non cambia nulla: il verbale ti verrà spedito a casa e ti saranno addebitate le spese di notifica.
- Un poliziotto ti vede bere alcol ma sei minorenne. Può chiederti i documenti e se non li hai portarti in questura? Si. Anche se il minore non commette alcun illecito nel momento in cui beve alcolici (lo commetterebbe chi glieli ha venduti) deve comunque identificarsi a richiesta. E se il poliziotto ha il sospetto che menta (come nel caso in cui il soggetto dica di essere maggiorenne ma non lo è) può accompagnarlo in questura per l'identificazione.
- Autovelox in città: se la polizia non ti ferma, la multa è nulla? Si. A seguito di una recente riforma, gli accertamenti della velocità sulle strade urbane possono avvenire anche con contestazione differita della contravvenzione.
- Se c’è un autovelox ma la polizia è nascosta dalle piante o dall’auto, la multa è valida. Si. Secondo la Cassazione, ciò che conta è che sia visibile il segnale con l’avviso agli automobilisti.
- Separazione: si può evitare che, in presenza di figli, la casa vada all’ex moglie? Sì. È necessario che, nella casa, la coppia non abbia mai vissuto negli ultimi anni del matrimonio. Difatti, il giudice assegna al genitore con cui vanno a vivere i figli solo la casa “coniugale”, quella cioè ove la famiglia viveva abitualmente prima della separazione.