Se dico a una persona di colore “Negro di mer…” commetto reato di razzismo?
No. Il reato di razzismo non esiste. L’odio razziale può, al limite, costituire l’aggravante di un altro reato. Secondo la Corte d’Appello di Roma, si tratta tuttavia di un’affermazione che crea sofferenza e che, pertanto, dà almeno diritto al risarcimento dei danni morali.
Domande correlate
- Se dico a una persona che sono single e invece sono sposato, commetto reato? Si. Si commette il reato di sostituzione di persona.
- Se denuncio una persona senza avere prove concrete commetto il reato di calunnia? No. Si può essere denunciati per calunnia solo se si agisce in malafede ossia denunciando una persona che, già in partenza, si sa essere completamente innocente.
- Se salgo su un pullman senza biglietto e, alla vista del controllore, scappo fuori commetto reato? No. Questo comportamento fa scattare il reato di resistenza a pubblico ufficiale solo se, nello scappare, spingi qualche persona a terra facendole del male o metti in pericolo altri passanti. Il semplice fatto di scappare dinanzi a un pubblico ufficiale – anche se si tratta di un poliziotto o un carabiniere - non costituisce «resistenza a pubblico ufficiale».
- Se il tuo cane al guinzaglio morde una persona che l'accarezza contropelo, tu commetti reato? Sì. Sei responsabile penalmente per il reato di lesioni colpose.
- È reato sputare in faccia una persona? Si. Ma solo se ciò avviene in pubblico o alla presenza di almeno due persone. Secondo la Cassazione, sputare è come offendere la reputazione di una persona e l'offesa in pubblico costituisce diffamazione. Se non c'è un pubblico tale atto è un semplice illecito civile (ingiuria) che dà diritto al risarcimento.
- Scrivere a una persona “Perché non ti suicidi?!” è reato? No. Il reato di istigazione al suicidio scatta solo se si aiuta una persona a suicidarsi o si rafforza in lei un proposito già esistente.
- Chiedere a una persona di inviare foto hard è reato? No. Lo diventa solo se la condotta diventa insistente. In tal caso, scatterà il reato minore di molestie.
- Si può filmare e poi pubblicare una persona che commette un reato? No. Ciò che è vietato non è la ripresa del fatto ma la divulgazione per quanto si tratti della rappresentazione di una condotta antigiuridica.
- Aggiungi una persona in un gruppo WhatsApp senza prima chiederle il permesso: commetti reato? Sì. Il numero di telefono è un dato personale che non puoi diffondere senza il consenso del titolare.
- Parlare male, anzi malissimo, di una persona alle sue spalle con un'altra è reato? No. Il reato di “diffamazione” scatta solo se si parla con almeno due persone (anche se in momenti tra loro separati, purché l’oggetto della discussione sia lo stesso). Questa condotta non è neanche “calunnia” perché questa scatta quando si accusa un innocente davanti alle autorità di un reato che non ha commesso. Non è infine “ingiuria” perché questa richiede che l'offesa venga fatta in faccia alla vittima.
- Dici a una persona: «Ti distruggerò in tribunale. Ho tanti giudici amici». È reato di minaccia? No. La minaccia scatta solo quando il fatto dipende dalla volontà di chi agisce. E siccome l'esito del giudizio dipende dal giudice, non ci può essere reato. Peraltro, la minaccia non scatta quando si esercitano i propri diritti come quello di ricorrere al giudice.
- È reato comunicare il numero di telefono di una persona a terzi senza autorizzazione? Si. Secondo una sentenza della Cassazione, il numero di telefono è un dato sensibile che non va diffuso senza consenso dell’interessato.