Se, a gioco fermo, un calciatore tira una gomitata a un altro, quest’ultimo può querelarlo?
Si. Egli, infatti, commette il reato di lesioni dolose se ha fatto male all’avversario. Scatta il reato ogni volta in cui non vengano rispettate le regole di gioco e il comportamento eccede l’azione fisica consentita dalla specifica disciplina sportiva (in tal caso, le lesioni saranno colpose) o si agisce intenzionalmente allo scopo di ledere l’avversario (in tal caso, le lesioni saranno dolose).
Domande correlate
- Il padre deve pagare il mantenimento per il figlio nei mesi in cui quest'ultimo sta con lui? Si. Il mantenimento è una somma dovuta su base annua che solo per comodità viene ripartita in 12 mensilità.
- Si può chiudere con un cancello il pianerottolo dell’ultimo piano? No. Si tratta infatti di una parte comune a tutti i condomini, anche di quelli che non se ne servono perché vivono ai piani più bassi.
- Se una persona ti tira un calcio senza farti male e senza lasciare segni lo puoi querelare? Si. Si tratta del reato di percosse che si distingue dal reato di lesioni perché l'aggressione non procura ferite o conseguenze. Così anche un pizzicotto, un graffio, uno schiaffo possono costituire reato.
- Puoi vendere un’auto con fermo amministrativo? Si. Il fermo amministrativo non impedisce i passaggi di proprietà del veicolo. Quindi l’auto con il fermo può essere tanto oggetto di donazione quanto di vendita. Chiaramente, il passaggio di proprietà determinerà il trasferimento del divieto di circolazione in capo al nuovo proprietario. Questi, infatti, fino a quando il venditore non avrà saldato il proprio debito, non potrà utilizzare l’auto.
- Le vincite al gioco vanno indicate in dichiarazione dei redditi? No. Le vincite al gioco vengono già tassate alla fonte dai concessionari autorizzati che operano la ritenuta d’imposta a titolo definitivo; quindi gli importi guadagnati non devono essere indicati nella dichiarazione dei redditi.
- Si può registrare una conversazione telefonica all’insaputa dell’altro? Si. Non c’è bisogno di avvisare e chiedere il consenso dell’altro conversante.
- Un fratello può obbligare l'altro a prendersi cura dei genitori indigenti e bisognosi? No. È vero che esiste l'obbligo degli alimenti nei confronti dei genitori anziani e malati, ma l'adempimento può essere chiesto solo da questi ultimi e da nessun altro.
- Si può querelare il partner convivente che ruba la carta di credito all'altro? Si. La regola che vieta la possibilità di querelare per furto il coniuge non si applica ai conviventi (Cass. 37873/2019).
- Se fai un incidente e l'altro conducente, pur ferito, ti dice che sta benissimo, puoi andare via? No. Se ci sono feriti, devi sempre aspettare la polizia anche se ti sembra che tutti stiano bene, altrimenti commetti il reato di fuga.
- Se marito e moglie sono in comunione dei beni, i soldi dello stipendio di uno appartengono anche all'altro? No. Pertanto, ciascun coniuge può spendere il proprio stipendio per come meglio crede, senza dare giustificazioni all’altro. Tuttavia se la coppia si separa, la giacenza eventualmente presente sul conto va divisa al 50% tra i due.
- Conviventi si lasciano. Uno dei due può buttare fuori dalla porta vestiti e cianfrusaglie dell'altro? No. Non almeno nell'immediato. Deve prima dargli un termine per sgomberare l’appartamento. Alla scadenza, può lasciare i relativi oggetti in un deposito a sue spese.
- Se una persona ti presta dei soldi senza dire null’altro, devi restituirgli anche gli interessi? Si. Il mutuo, infatti, si presume sempre a titolo oneroso. Il che significa che sono dovuti gli interessi, salvo accordo contrario che deve essere espresso.