Prima di installare il condizionatore sotto la finestra devi dirlo all’amministratore?
Sì. Prima di ogni intervento sulle parti comuni o nel proprio appartamento devi sempre inviare una comunicazione all’amministratore con cui gli comunichi ciò che stai per fare. Non devi però attendere la sua autorizzazione che non è dovuta, né quella dell’assemblea. L’amministratore è tenuto a dare comunicazione all’assemblea dei lavori alla prima riunione utile.
Domande correlate
- Per montare un condizionatore sotto la finestra devi chiedere il permesso al condominio? No. Assicurati però che il condizionatore: - non sia rumoroso; - non esali fumi e vapori che diano fastidio ai vicini; - non alteri il decoro architettonico del palazzo (quindi, se già gli altri condomini lo hanno fatto, puoi farlo anche tu).
- Per installare un condizionatore sulla facciata del palazzo devi chiedere permesso al condominio? No. La facciata è una parte comune dell'edificio e ciascun condomino può farne ciò che vuole, salvo il diritto di non impedire agli altri di fare altrettanto e di non rovinare l'estetica del fabbricato. Occhio comunque all'eventuale divieto contenuto nel regolamento.
- L’amministratore di condominio non ti fa vedere bilanci e fatture. Devi pagare le quote mensili? Sì. L’obbligo di pagare il condominio scatta in virtù della proprietà dell’immobile e non del rispetto dell’obbligo di trasparenza dell’amministratore.
- Se vuoi installare una tettoia nel tuo giardino o terrazzo per ripararti dal sole devi chiedere il permesso al Comune? Sì. Solo le tettoie di piccolissime dimensioni (quella, ad esempio, sopra la porta di casa, dove ci si ripara dalla pioggia quando si inseriscono le chiavi nella serratura) non necessitano del permesso di costruire.
- Si può donare la prima casa prima di 5 anni dall’acquisto? Si. Solo chi vuol vendere la casa deve aspettare 5 anni dall’acquisto se non vuol perdere i benefici fiscali sulla prima casa.
- Ci si può affacciare dalla finestra e vedere la vicina o il vicino che si cambia in camera da letto? Sì. Secondo la Cassazione, a meno di avere particolari strumenti digitali, non si tratta di una lesione della privacy, Difatti, è chi tiene alla propria privacy a doverla custodire, magari chiudendo le tende o evitando di mettersi in mostra davanti a tutti.
- Quando firmi un documento, devi mettere prima il nome e dopo il cognome? No. La legge non dice se si debba mettere prima il nome o il cognome. Il più delle volte richiede genericamente la firma senza indicare come vada apposta. Per cui è del tutto indifferente. Tuttavia, alcune norme richiedono espressamente il nome e il cognome, facendo ritenere alcuni interpreti che il nome vada anteposto.
- Si possono mettere le luci sotto la scocca dell’auto? No. Il codice della strada è chiarissimo sul punto: è sanzionabile chiunque circola con un veicolo al quale siano state apportate modifiche alle caratteristiche indicate nel certificato di omologazione o di approvazione e nella carta di circolazione.
- L’hate to speech (ossia odiare qualcuno e dirlo apertamente) è reato? No. Odiare qualcuno non è reato per quanto ingiustificato possa essere questo sentimento. Pertanto, anche il fatto di dire «ti detesto, vorrei che tu morissi» non è reato.
- La gente davanti ad un locale sotto casa tua non ti fa dormire: puoi denunciare il titolare dell’attività? Sì. Il titolare del locale è responsabile del rumore provocato dai propri clienti, a meno che non dimostri di fare di tutto per evitarlo, ad esempio predisponendo personale di sorveglianza.
- Se si ha la maggioranza si può cambiare amministratore di condominio in qualsiasi momento? No. È necessaria la maggioranza dei presenti che rappresenti almeno la metà dei millesimi dell’intero condominio. In ogni caso, se la revoca non è dettata da una giusta causa, bisogna pagare all'amministratore il compenso per la residua parte del mandato.
- È obbligatorio per il ciclista, prima di svoltare, indicare la direzione con la mano? Si. Anche i ciclisti devono rispettare le regole poste dal Codice della Strada. Anzi, coloro che vanno in bicicletta sono tenuti ad adottare degli accorgimenti ulteriori nel percorrere la strada, in quanto conducono un mezzo più lento e meno visibile di un'autovettura. A pensarla in questo modo è il tribunale di Ascoli Piceno che nella sentenza n. 569/2021 ricorda a chi va in bici di prestare la massima attenzione.