No. Lo dice l’articolo 30 della Costituzione. Anche la Convenzione europea dei diritti dell’uomo stabilisce che il diritto del genitore di educare i figli secondo le proprie idee e convinzioni trova un limite nel rispetto della personalità del figlio. Nella famiglia moderna i genitori dovrebbero essere capaci di realizzare un bilanciamento tra le proprie idee e le tendenze e le aspirazioni dei figli.
Costituirebbe quindi non tanto violazione delle norme, ma soprattutto un danno psicologico per i figli, se un genitore, ad esempio, imponesse una scelta non condivisa, che sia un percorso di studi o un matrimonio, o reprimesse l’eventuale natura omosessuale del figlio.
Domande correlate
- Un figlio che vive ancora a casa dei genitori deve contribuire alle spese di casa se lavora e prende uno stipendio? Si. La legge lo obbliga ad aiutare la famiglia in proporzione alle sue capacità economiche.
- Una madre può impedire al compagno di riconoscere il figlio se non vuole mantenerlo? No. Tuttavia, se la madre ha riconosciuto per prima il figlio, il riconoscimento del padre non può avvenire senza il suo consenso. Tuttavia, il rifiuto del consenso non può essere immotivato: deve trovare ragioni di convenienza per l'interesse del bambino.In sostanza, la madre non può rifiutare immotivatamente il riconoscimento tardivo del padre.
- La madre può impedire al padre di vedere il figlio se lui non paga gli alimenti per il bambino? No. Un rifiuto di questo tipo non solo lede il diritto/dovere del padre di esercitare la potestà genitoriale e l'affidamento condiviso, ma anche il diritto alla bigenitorialità del figlio.
- I genitori sono responsabili per gli atti di bullismo del figlio? Si. Essi però non hanno alcuna responsabilità penale e quindi non commettono reato. Sono tuttavia tenuti a risarcire i danni alla vittima se il figlio ha meno di 18 anni.
- Puoi impedire che i volantini pubblicitari siano inseriti nella tua cassetta delle lettere? Sì. Iscrivendoti al Registro per le opposizioni puoi chiedere di non essere raggiunto dal volantinaggio. Comunque, puoi sempre mettere un avviso che neghi il consenso all’immissione di materiale pubblicitario, da attaccare vicino alla cassetta delle lettere.
- I genitori possono leggere le chat WhatsApp dei figli minori? Si. In un’ottica educativa, i genitori possono controllare il cellulare dei figli. Essi infatti hanno il dovere di educare i figli e sono responsabili civilmente dei danni da questi causati a terzi (si pensi ad un atto di cyberbullismo).
- Un figlio, con poco più di 20 anni, viene licenziato. Gli spetta il mantenimento dei genitori? No. Una volta raggiunta l'indipendenza economica - a prescindere dalla durata del lavoro - il genitore perde ogni obbligo nei confronti del figlio che pertanto non può chiedere di nuovo il mantenimento.
- Esiste una legge che obbliga i figli minorenni a obbedire ai genitori? Si. Si tratta dell'articolo 315 bis del Codice civile: il figlio deve rispettare i genitori e deve contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa.Anche se l'articolo 315-bis del Codice civile stabilisce che il figlio minorenne deve rispettare i genitori, la violazione di questa norma non è punita con alcuna sanzione.
- Posso sapere se nei miei confronti c'è un'indagine in corso? Si. Puoi fare istanza ex art. 335 cod. proc. pen. alla Procura della Repubblica territorialmente competente per sapere se il tuo nominativo è iscritto all'interno del registro delle notizie di reato.
- Un giovane che non trova lavoro ha diritto ad essere mantenuto per sempre dai genitori? No. Lo stato di disoccupazione, secondo la Cassazione, non può durare in eterno. Superati i 30/35 anni (a seconda del percorso di studio) si presume che la disoccupazione sia dovuta a inerzia volontaria. Pertanto il figlio perde il diritto al mantenimento e può essere sbattuto fuori di casa.
- Convivi con i tuoi genitori ma sei maggiorenne. Se hai debiti i tuoi genitori rischiano qualcosa? No. I genitori non hanno alcuna responsabilità per i debiti dei figli conviventi. E viceversa.
- Un padre può lasciare in eredità di più ad un figlio che ad un altro? Si. L'importante è lasciare a ciascun figlio una quota minima di eredità (chiamata «legittima» e la cui entità varia a seconda di quanti altri fratelli ci sono e se è ancora in vita l'altro coniuge). Rispettata questa quota, il padre può operare discriminazioni tra figli.