Per fare dropshipping bisogna aprire una partita Iva?
Si. Si tratta infatti di attività continuativa e professionale.
Domande correlate
- Si può avviare un’attività commerciale senza aprire la partita Iva? No. Per definizione, un’attività commerciale è sempre professionale ed abituale. Come tale, richiede sempre la partita Iva.
- Avere una partita Iva impone dei costi fissi? No. A parte la previdenza, avere una partita Iva non comporta alcun “costo fisso”.
- Hai comprato un pc dando la tua partita Iva. Si rompe dopo 15 mesi. Hai la garanzia? No. La garanzia per chi compra con fattura – e quindi non a titolo di “consumatore” ma di “professionista”, ossia per la propria attività lavorativa - dura un anno dal ricevimento del bene.
- Vieni a sapere per caso di una partita di calcio truccata e perciò vai a fare una scommessa. Commetti reato? Si. Concorri anche tu nel reato di truffa.
- Chi fa dropshipping deve fornire la garanzia per i difetti di ciò che vende? No. Si tratta di un intermediario che deve solo fornire dichiarazioni trasparenti in merito alla provenienza della merce.
- Senza soci si può aprire una società? Si. C’è la possibilità di aprire una Srl unipersonale.
- Per leggere la Gazzetta Ufficiale bisogna pagare? No. La lettura della Gazzetta Ufficiale è gratuita ed aperta a ciascun cittadino italiano. Tutti vi possono accedere dal sito della Gazzetta Ufficiale.
- In un palazzo di edilizia popolare bisogna rispettare il decoro architettonico? Si. Il decoro architettonico non concerne la bellezza estetica del fabbricato ma la sua armonia. Pertanto è una violazione non solo una brutta innovazione ma anche ciò che è disallineamento (il “pugno nell’occhio”) rispetto al resto dell’edificio e questo può avvenire anche in edifici non di pregio.
- Il prezzo del cartellino si considera con Iva? Si. Del resto, l’Iva non è sempre uguale per tutti i prodotti e il consumatore potrebbe non essere a conoscenza delle relative aliquote.
- Per posizionare un cartello “proprietà privata” bisogna chiedere il permesso al Comune? No. Secondo la Cassazione si tratta di edilizia libera che non necessita di autorizzazioni.
- Bisogna portare la carta d’identità quando si esce di casa? No. Ma su richiesta delle autorità bisogna sempre fornire le proprie generalità. Se il pubblico ufficiale ha il sospetto che tu stia mentendo, dando un nome falso o un indirizzo di residenza inesatto, può portarti in questura o in caserma per l’identificazione.
- Un vicino bussa alla tua porta insistentemente ma tu non vuoi aprire. È violazione di domicilio? Si. Secondo la Cassazione, il domicilio inizia già da dietro la porta di casa, sullo zerbino. Per cui chi si pianta là davanti contro il tuo volere commette reato e puoi querelarlo. Potrai anche chiamare la polizia.