Parlare male, anzi malissimo, di una persona alle sue spalle con un’altra è reato?
No. Il reato di “diffamazione” scatta solo se si parla con almeno due persone (anche se in momenti tra loro separati, purché l’oggetto della discussione sia lo stesso). Questa condotta non è neanche “calunnia” perché questa scatta quando si accusa un innocente davanti alle autorità di un reato che non ha commesso. Non è infine “ingiuria” perché questa richiede che l’offesa venga fatta in faccia alla vittima.
Domande correlate
- È vero che coltivando un terreno di un’altra persona diventa tuo? No. C’è bisogno di qualcosa in più di una semplice coltivazione affinché si verifichi l’usucapione. È innanzitutto necessario che il possessore si arroghi dei poteri che non gli competerebbero ma che spettano solo al proprietario (ad esempio, recintare il terreno, effettuare una demolizione o una costruzione). Inoltre, da tale momento, devono decorrere almeno 20 anni.
- Se chiedi in Comune la residenza di un'altra persona, questa lo viene a sapere? No. La richiesta rimane segreta.
- Se una persona ti tira un calcio senza farti male e senza lasciare segni lo puoi querelare? Si. Si tratta del reato di percosse che si distingue dal reato di lesioni perché l'aggressione non procura ferite o conseguenze. Così anche un pizzicotto, un graffio, uno schiaffo possono costituire reato.
- Una persona può dire ad un’altra che fa un lavoro diverso da quello che effettivamente fa? No. Commetterebbe reato di sostituzione di persona.
- Se una persona porta a spasso il cane di un’altra (il dog-sitter, il partner, il genitore) e il cane morde qualcuno, ne risponde penalmente il proprietario del cane? No. Del reato di lesioni colpose risponde sempre e solo il detentore dell’animale anche se non è il proprietario.
- È reato sputare in faccia una persona? Si. Ma solo se ciò avviene in pubblico o alla presenza di almeno due persone. Secondo la Cassazione, sputare è come offendere la reputazione di una persona e l'offesa in pubblico costituisce diffamazione. Se non c'è un pubblico tale atto è un semplice illecito civile (ingiuria) che dà diritto al risarcimento.
- Se la tua fidanzata ti dà le sue credenziali di accesso a un social o all'e-mail le puoi usare sempre? No. Il permesso si riferisce solo all'occasione per la quale è stata concessa l'autorizzazione all'uso delle credenziali. Dopodiché queste non possono più essere utilizzate. Quindi se accedi all'e-mail del partner dopo qualche settimana per conto tuo, anche se lei ti aveva dato le password puoi essere querelato.
- Scrivere a una persona “Perché non ti suicidi?!” è reato? No. Il reato di istigazione al suicidio scatta solo se si aiuta una persona a suicidarsi o si rafforza in lei un proposito già esistente.
- Chiedere a una persona di inviare foto hard è reato? No. Lo diventa solo se la condotta diventa insistente. In tal caso, scatterà il reato minore di molestie.
- Si può filmare e poi pubblicare una persona che commette un reato? No. Ciò che è vietato non è la ripresa del fatto ma la divulgazione per quanto si tratti della rappresentazione di una condotta antigiuridica.
- Aggiungi una persona in un gruppo WhatsApp senza prima chiederle il permesso: commetti reato? Sì. Il numero di telefono è un dato personale che non puoi diffondere senza il consenso del titolare.
- Se denuncio una persona senza avere prove concrete commetto il reato di calunnia? No. Si può essere denunciati per calunnia solo se si agisce in malafede ossia denunciando una persona che, già in partenza, si sa essere completamente innocente.