Paghi parte dell’affitto in nero. Dopo aver lasciato l’appartamento puoi chiedere la restituzione di tali somme?
Si. Hai cinque anni di tempo dalla consegna delle chiavi per farti restituire tutti i canoni di locazione pagati in nero, ossia non riportati nel contratto di locazione.
Domande correlate
- In caso di affitto in nero, puoi essere sfrattato se non paghi il canone? No. La procedura di sfratto presuppone un contratto di locazione scritto e registrato all’Agenzia delle Entrate. Per mandarti via di casa, il locatore deve azionare una causa ordinaria, molto più lunga e costosa. Si chiama «azione di occupazione senza titolo». Non potrà neanche chiederti i canoni arretrati, proprio perché “in nero”. Potrà tutt’al più farti condannare al pagamento di un indennizzo per l’utilizzo dell’immobile.
- In caso di controllo da parte dell'ispettore dell'Inps, un lavoratore in nero rischia qualcosa? No. Il lavoro in nero costituisce un illecito del datore di lavoro e non del dipendente. Quest’ultimo rischierebbe solo se stesse percependo sussidi statali in ragione della sua formale disoccupazione (reddito di cittadinanza o assegno di disoccupazione).
- Un affittuario può, dopo 20 anni, acquistare la proprietà dell’appartamento per usucapione? No. Il pagamento del canone è un tacito riconoscimento dell’altrui proprietà, comportamento questo incompatibile con l’usucapione.
- Prodotto difettoso comprato a rate con finanziaria: puoi chiedere la restituzione dei soldi? Si. Stranamente, molte persone pensano che i prodotti comprati a rate non godano della garanzia. Non è così. Non c'è alcuna differenza rispetto a un normale acquisto. Tuttavia, prima della restituzione dei soldi devi chiedere la riparazione o la sostituzione con un oggetto uguale. Solo se ciò è impossibile o antieconomico ti spetta la risoluzione del contratto con rimborso di quanto speso.
- Se, dopo aver ricevuto una multa, non invii i dati dell’effettivo conducente, subisci la decurtazione dei punti? No. In caso di mancata indicazione dei dati del conducente, il titolare dell'auto riceve una seconda sanzione amministrativa ma non subisce la decurtazione dei punti dalla propria patente.
- Puoi fotografare la scheda elettorale dopo aver votato? No. Fotografare il voto nella scheda elettorale costituisce reato anche se l’immagine non viene divulgata e resta nell’archivio personale dell’elettore. Ciò vale per ogni tipologia di appuntamento elettorale: elezioni amministrative, politiche, regionali e referendarie. Sono peraltro vietati gli smartphone in cabina.
- Se fai dei buchi sul muro dell’appartamento in cui vivi in affitto per appendere i quadri, alla scadenza del contratto devi stuccare le pareti? No. Se il contratto di locazione non prevede diversamente, non spetta all'inquilino il rifacimento delle pareti, compresa la pittura.
- Se paghi una cartella esattoriale, dopo la puoi contestare (se i termini non sono scaduti)? Si. Il contribuente può fare ugualmente ricorso; egli, infatti, potrebbe aver pagato subito solo per evitare le conseguenze di un eventuale pignoramento. Nel privato e con le multe stradali vale la regola opposta: il pagamento di un debito ne implica la tacita ammissione.
- Sei in affitto. Paghi regolarmente il canone ma non il condominio. Puoi essere sfrattato? Si. Tuttavia per lo sfratto sono necessari due mesi di ritardo e un debito pari a due mensilità di canone d'affitto.
- Se sei in affitto e il proprietario vuol vendere l'appartamento, ti spetta la precedenza? Si. L’inquilino ha il diritto di prelazione ossia il diritto ad essere preferito - a parità di condizioni contrattuali - rispetto ad altri offerenti. Questo diritto cessa alla prima scadenza del contratto di affitto. Inoltre puoi usufruirne solo se non hai la proprietà di altri immobili ad uso abitativo.
- Si può pignorare un canone di affitto in nero? No. In caso di affitto in nero, il contratto non produce effetti e, pertanto, non esiste alcun obbligo di pagamento del relativo canone, che dunque non potrà neanche essere pignorato.
- In caso di affitto in nero, l’inquilino rischia qualcosa? Sì. Per l’Agenzia delle Entrate anche l’inquilino è un evasore. E questo perché il pagamento dell’imposta di registro, dovuta appunto alla registrazione dell’affitto, grava sia sul locatore che sull’inquilino. Pertanto, il fisco gli può chiedere il versamento di tale importo. Sarà diritto dell’inquilino rivalersi sul padrone di casa.