Non cucinare o non lavare i panni al marito è motivo di divorzio?
No. Non è previsto che su un solo coniuge gravino tutti i compiti di cura della casa e della prole, visto che entrambi i coniugi sono tenuti a svolgere le stesse mansioni.
Domande correlate
- In caso di divorzio, la moglie o la compagna deve restituire al marito le spese da questi sostenute per la famiglia e la casa? No. Le spese modeste (in rapporto alle condizioni economiche delle parti) non vanno restituite. Esse rientrano nelle normali prestazioni dovute in conseguenza della solidarietà familiare (si pensi all’acquisto di un divano, di un televisore, ecc.). Invece, se l’importo è consistente è diritto ottenerne il rimborso (si pensi al versamento di una parte del prezzo per l’acquisto o la ristrutturazione della casa).
- Stendere i panni gocciolanti è reato? Si. Ma solo se le gocce d'acqua finiscono sul balcone del vicino di sotto e il comportamento si ripete spesso. In tali casi si può configurare il reato di molestia o di getto pericoloso di cose.
- Se moglie e marito si separano, la moglie ha diritto all'eredità del marito? Si. Solo col divorzio infatti si perdono i diritti ereditari e non anche con la separazione. Tuttavia se la separazione è avvenuta con "addebito" ossia per colpa di uno dei due coniugi (ad es. violenze, abbandono, tradimento) questi perde ogni diritto sull'eredità dell'altro.
- Il marito costruisce una casa sul terreno di proprietà della moglie. La casa è del marito? No. La casa appartiene alla moglie. Per il nostro Codice civile, infatti, il proprietario di un terreno diventa proprietario di tutto ciò che vi si costruisce sopra, anche se le spese sono sostenute da altri.
- Si possono stendere panni, tovaglie e lenzuola dal balcone? Sì. A patto che: 1) non sia vietato dal regolamento di condominio o da un’ordinanza comunale; 2) non si invada il balcone del piano di sotto togliendogli luce e aria; 3) non si facciano cadere molliche di pane e briciole che potrebbero sporcare il balcone del vicino.
- In caso di divorzio c’è un modo per non lasciare la casa all’ex moglie? No. A parte ovviamente il non comprare alcuna casa, se la coppia ha figli e se questi vanno a vivere con la madre (come succede nel 90% dei casi), a lei spetta sempre il diritto di abitare nella casa coniugale finché i figli non saranno autonomi o non andranno a vivere per i fatti loro. Non c’è modo per evitare questa conseguenza. Neanche con la separazione dei beni o firmando un patto prematrimoniale (che non avrebbe valore). Tuttavia, il giudice assegna al genitore collocatario dei figli il diritto di abitazione nella sola casa familiare, quella cioè dove la coppia viveva…
- Il rapporto di affinità fra un coniuge ed i parenti dell'altro coniuge cessa col divorzio? No. Il rapporto di affinità fra un coniuge e i parenti dell'altro coniuge non cessa se la coppia si separa o divorzia.
- Si può fare un patto prematrimoniale in modo da sapere cosa dare al coniuge al divorzio? No. I patti prematrimoniali sono illegali in Italia.
- Si può mettere un GPS nell'auto del marito? No. Il nostro ordinamento tutela la privacy anche tra coniugi.
- Scopri tuo marito con l'amante e cadi in depressione. Puoi chiederle il risarcimento? No. Non ci sono casi in giurisprudenza che accordino il risarcimento nei confronti dell'amante. Del resto, a violare la legge è stato il marito infedele. Non esistono invece norme che vietino di stare con una persona sposata. Dunque l’amante non ha commesso alcun illecito.
- Marito e moglie hanno lo stesso stipendio. Lui la tradisce. Deve pagarle il mantenimento? No. Il mantenimento scatterebbe solo se il marito guadagnasse più della moglie e quest’ultima non fosse in grado di mantenersi da sola. In caso di parità di stipendi non c'è diritto al mantenimento, anche se c’è stato un tradimento.
- Se marito e moglie sono in comunione dei beni, i soldi dello stipendio di uno appartengono anche all'altro? No. Pertanto, ciascun coniuge può spendere il proprio stipendio per come meglio crede, senza dare giustificazioni all’altro. Tuttavia se la coppia si separa, la giacenza eventualmente presente sul conto va divisa al 50% tra i due.