L’inquilino in affitto deve rispettare il regolamento condominiale anche se non si può considerare un “condomino”?
Sì. Ma eventuali sanzioni pecuniarie per la violazione del regolamento saranno addebitate al locatore che, a sua volta, potrà farsi da lui rimborsare.
Domande correlate
- Si può sfrattare l’inquilino se non rispetta il regolamento di condominio? Sì. Ma si deve trattare di violazioni gravi. È dovere del padrone di casa garantire il rispetto del regolamento di condominio anche da parte dell'inquilino.
- Il condomino può porre limiti sui soggetti a cui dare in affitto gli appartamenti? No. In generale il condomino non può importi di non affittare casa a determinate categorie di soggetti (ad esempio studenti, imprenditori, extracomunitari, ecc.). Lo potrebbe fare però solo se è prevista uno specifico divieto nel regolamento e sempre che detto regolamento sia stato approvato all'unanimità.
- L’inquilino che non paga l’affitto può essere sfrattato se in casa ci sono minori, anziani o donne incinta? Si. L’inquilino moroso può essere sfrattato, anche se vive con bambini, anziani, portatori d’handicap o donne in stato di gravidanza.
- Se l’inquilino va via di casa senza consegnare le chiavi, il locatore può obbligarlo a pagare ancora l’affitto? Sì. Il locatore ha diritto al pagamento dei canoni di locazione fino a quando non ottiene la materiale disponibilità dell’appartamento. Nel frattempo però non può forzare la porta di casa per accedere al proprio immobile (diversamente commetterebbe reato), ma deve avviare lo sfratto e, in caso di mancato rilascio, avvalersi dell’ufficiale giudiziario.
- Se l’inquilino non paga l'affitto, puoi staccare le utenze intestate a tuo nome? No. Se lo fai commetti reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. L'unico modo che hai per tutelarti è chiedere al giudice lo sfratto.
- Il popolo italiano deve rispettare la Costituzione? No. La Costituzione contiene una serie di principi e limiti diretti solo nei confronti del Parlamento e degli organi costituzionali. Non è diretta al cittadino. Il cittadino deve rispettare le leggi che, a loro volta, devono rispettare la Costituzione.
- Una villa bifamiliare con due diversi proprietari si può considerare un condominio? Sì. Il condominio si forma in automatico tutte le volte in cui un immobile appartiene almeno a due persone diverse, dovendo queste dividere parti comuni come il tetto e le fondamenta.
- In caso di affitto in nero, l’inquilino rischia qualcosa? Sì. Per l’Agenzia delle Entrate anche l’inquilino è un evasore. E questo perché il pagamento dell’imposta di registro, dovuta appunto alla registrazione dell’affitto, grava sia sul locatore che sull’inquilino. Pertanto, il fisco gli può chiedere il versamento di tale importo. Sarà diritto dell’inquilino rivalersi sul padrone di casa.
- Si può impedire a terzi l’accesso a un posteggio nel cortile condominiale, riservandolo per sé stessi? No. Se l’assemblea non ha stabilito dei criteri di assegnazione è vietato impedire agli altri condomini di lasciare l’auto in uno specifico posto. A tutti i condomini deve essere data la possibilità di parcheggiare ovunque.
- Un cancello sul confine deve rispettare la distanza di tre metri dalla proprietà del vicino? No. La Cassazione ha detto che i cancelli non sono equiparabili alle costruzioni (che devono sempre stare a tre metri dal confine) ma ai muri di cinta che invece non devono rispettare quest’obbligo.
- L’installazione e sostituzione della cassetta della posta spetta all'inquilino in affitto? No. Si tratta di spese che ricadono sul padrone di casa.
- Se il condominio viene condannato a risarcire i danni a un terzo, chi è in affitto deve pagare? No. Secondo la giurisprudenza, la responsabilità per danni subiti da terzi in conseguenza di omissioni addebitabili al condominio gravano solo sui condomini proprietari degli appartamenti.