La donna può mandare via di casa l’uomo se i due decidono di separarsi?
No. In caso di separazione, anche se la casa deve essere assegnata alla donna, quest’ultima non può anticipare il provvedimento del giudice. Solo il tribunale può decretare la fine ufficiale del matrimonio e il conseguente allontanamento di uno dei due coniugi dalla casa familiare.
Domande correlate
- Se una coppia vive in casa dei genitori di uno dei due, in caso di separazione il giudice può assegnare la casa alla moglie? Si. Infatti l’assegnazione della casa familiare riguarda anche le ipotesi in cui l’immobile sia di proprietà altrui e venga concesso in comodato. Il fatto che la casa sia di proprietà dei suoceri non ne esclude l’assegnazione all’ex moglie se presso di lei vanno a stare i figli.Per evitare questo effetto è necessario che il contratto di comodato sia scritto e abbia una data di scadenza.
- Il condominio può evitare a una donna di esercitare la prostituzione in casa e ricevere clienti? No. Solo un regolamento approvato all’unanimità potrebbe contenere un divieto del genere.
- Un genitore può mandare fuori di casa un figlio con più di 30 anni? Sì. Secondo la Cassazione, si può presumere che a trent’anni lo stato di disoccupazione di un giovane sia colpevole, ossia determinato dalla volontà o dalla colpa di non aver saputo/voluto accettare offerte lavorative congrue.
- Si può divorziare senza prima separarsi? Si. Ciò però avviene solo in casi straordinari: in caso di compimento di reati particolarmente gravi a carico di uno dei coniugi; se il coniuge ottiene all'estero l'annullamento o lo scioglimento del suo matrimonio, oppure, se contrae all'estero un altro matrimonio; quando il matrimonio non è stato consumato, indipendentemente dai motivi; se la sentenza di rettificazione di attribuzione del sesso sia passata in giudicato.
- In un colloquio di lavoro si può chiedere a una donna se è incinta? No. È vietato dal codice delle pari opportunità.
- Casa in comproprietà. Se uno dei titolari ha debiti, la casa può essere ipotecata a danno degli altri? Sì. L’ipoteca viene iscritta sull’intero bene, anche se entro il valore del debito (aumentato della metà). Ad esempio, se uno dei titolari ha un debito di 10mila euro, l’ipoteca può arrivare a 15mila euro. La casa si venderà all’asta per intero nonostante la comproprietà (a meno che non sia divisibile in natura). Ai comproprietari andrà una parte del prezzo ricavato dalla vendita, pari alla loro quota di comproprietà.
- Si può essere costretti a pagare due volte lo stesso debito se si perde la ricevuta di pagamento? Si. Difatti la prova del pagamento spetta sempre al debitore. Ecco perché è sempre meglio usare forme di pagamento tracciabile, nel qual caso la prova è costituita proprio dalla movimentazione bancaria.
- Se lasci la casa in affitto e ci sono danni, il locatore può trattenere la caparra? No. Equivarrebbe infatti ad una sorta di quantificazione unilaterale dei danni. I danni, se non concordati di comune accordo tra le parti, possono essere liquidati solo dal giudice che può determinarne il giusto importo. Pertanto, il padrone di casa può trattenere la caparra solo a condizione che citi in giudizio l’inquilino in una causa per il risarcimento. Altrimenti gli deve restituire i soldi.
- Se compri un oggetto guasto e te lo sostituiscono, la garanzia dei due anni inizia a decorrere da capo? Si. Diversamente, allo scadere della garanzia, il venditore potrebbe rifilarti un pezzo di ricambio vecchio sapendo che hai poco tempo per chiedere l’ulteriore sostituzione.
- Se una persona ti confessa di aver ucciso un uomo sei tenuto a denunciarlo? No. La denuncia non è obbligatoria.
- Un sacerdote commette un abuso: può essere processato dalla Corte europea dei diritti dell'uomo? No. Lo Stato del Vaticano non ha infatti firmato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Pertanto, la CEDU non ha giurisdizione sulla Chiesa. Questa è la ragione per cui i sacerdoti colpevoli di pedofilia non sono stati di recente condannati dalla Corte.
- Hai casa al mare che vuoi affittare a un amico con affitto breve per due mesi. Puoi farlo? No. Il contratto di affitto breve la locazione non deve superare i 30 giorni. Periodi più lunghi richiedono un contratto di locazione ad uso transitorio.