No. A parte ovviamente il non comprare alcuna casa, se la coppia ha figli e se questi vanno a vivere con la madre (come succede nel 90% dei casi), a lei spetta sempre il diritto di abitare nella casa coniugale finché i figli non saranno autonomi o non andranno a vivere per i fatti loro. Non c’è modo per evitare questa conseguenza. Neanche con la separazione dei beni o firmando un patto prematrimoniale (che non avrebbe valore). Tuttavia, il giudice assegna al genitore collocatario dei figli il diritto di abitazione nella sola casa familiare, quella cioè dove la coppia viveva prima della separazione. Vien da sé quindi che se la famiglia viveva in affitto, l’eventuale immobile di proprietà di uno dei due coniugi non può essere assegnato mai all’altro. Quindi l’unico modo per non lasciare la casa all’ex coniuge è non viverci abitualmente.
Domande correlate
- In caso di divorzio, la moglie o la compagna deve restituire al marito le spese da questi sostenute per la famiglia e la casa? No. Le spese modeste (in rapporto alle condizioni economiche delle parti) non vanno restituite. Esse rientrano nelle normali prestazioni dovute in conseguenza della solidarietà familiare (si pensi all’acquisto di un divano, di un televisore, ecc.). Invece, se l’importo è consistente è diritto ottenerne il rimborso (si pensi al versamento di una parte del prezzo per l’acquisto o la ristrutturazione della casa).
- Se una coppia vive in casa dei genitori di uno dei due, in caso di separazione il giudice può assegnare la casa alla moglie? Si. Infatti l’assegnazione della casa familiare riguarda anche le ipotesi in cui l’immobile sia di proprietà altrui e venga concesso in comodato. Il fatto che la casa sia di proprietà dei suoceri non ne esclude l’assegnazione all’ex moglie se presso di lei vanno a stare i figli.Per evitare questo effetto è necessario che il contratto di comodato sia scritto e abbia una data di scadenza.
- Si può fare un patto prematrimoniale in modo da sapere cosa dare al coniuge al divorzio? No. I patti prematrimoniali sono illegali in Italia.
- Il marito costruisce una casa sul terreno di proprietà della moglie. La casa è del marito? No. La casa appartiene alla moglie. Per il nostro Codice civile, infatti, il proprietario di un terreno diventa proprietario di tutto ciò che vi si costruisce sopra, anche se le spese sono sostenute da altri.
- Se un parlamentare non rispetta le promesse elettorali c’è un modo per mandarlo a casa o sfiduciarlo? No. L’art. 67 della Costituzione stabilisce che ogni parlamentare esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato ossia senza rispondere di quanto fatto nei confronti degli elettori.
- La moglie che tradisce può chiedere l’assegnazione della casa familiare? Si. L’assegnazione della casa spetta tutte le volte in cui il genitore ottiene la collocazione dei figli. La casa è una misura in favore dei figli e non del coniuge. L’eventuale “addebito” della separazione alla moglie per tradimento non pregiudica la possibilità che il giudice le affidi i figli e, con essi, conseguentemente anche la casa.
- Separazione: si può evitare che, in presenza di figli, la casa vada all’ex moglie? Sì. È necessario che, nella casa, la coppia non abbia mai vissuto negli ultimi anni del matrimonio. Difatti, il giudice assegna al genitore con cui vanno a vivere i figli solo la casa “coniugale”, quella cioè ove la famiglia viveva abitualmente prima della separazione.
- Se intesti la tua casa a tua moglie e poi ti separi, puoi chiederle la metà del prezzo speso? No. La donazione è irrevocabile anche in caso di divorzio.
- Se si opta per la separazione dei beni si evita così che la casa vada all'ex coniuge in caso di separazione? No. Difatti, ciò che il giudice assegna non è la proprietà dell'immobile - che resta sempre in capo all'originario titolare - ma il diritto di abitazione. Diritto peraltro che è a tempo limitato e sussiste solo fino a quando i figli non andranno a vivere altrove o non avranno le risorse per potersi mantenere da soli. In pratica il diritto di abitazione spetta finché ai figli spetta il diritto di mantenimento.
- Se moglie e marito si separano, la moglie ha diritto all'eredità del marito? Si. Solo col divorzio infatti si perdono i diritti ereditari e non anche con la separazione. Tuttavia se la separazione è avvenuta con "addebito" ossia per colpa di uno dei due coniugi (ad es. violenze, abbandono, tradimento) questi perde ogni diritto sull'eredità dell'altro.
- Se prendi una multa con un autovelox hai modo di evitare la decurtazione dei punti? Si. Non devi rispondere alla richiesta della polizia di fornire i dati della patente del conducente, ma devi pagare la seconda multa che va da 291 a 1.100 euro.Altrimenti potresti provare a rispondere dicendo che non sei in grado di ricordare a chi hai prestato l'auto, ma devi dimostrarlo con documenti (pensa al caso di un’auto di una persona anziana da questa data in prestito ai vari familiari per essere accompagnata).
- Si può lasciare la bici nell’androne del condominio? No. Se anche ciascun condominio può servirsi dei beni comuni per come più gli viene comodo, ciò non può avvenire per un uso diverso dalla loro destinazione. E la destinazione dell’androne non è quella di un parcheggio di moto o bici.