In assemblea di condominio esiste un limite alle deleghe che possono essere conferite?
Si. Per legge, se i condomini sono più di venti, il delegato non può rappresentare più di un quinto dei condomini e del valore proporzionale.
Domande correlate
- Condominio con 20 condomini: c’è un numero massimo di deleghe per l’assemblea? No. Nei condomini con almeno 21 condomini c’è un limite massimo al numero di deleghe che la stessa persona può avere in assemblea: un quinto dei condomini e dei millesimi complessivi. In quelli più piccoli, non c’è alcun limite e la stessa persona può rappresentare anche più teste.
- Esiste un limite di denaro che si può versare sul conto in un'unica volta? No. Tuttavia, se la somma non è riportata nella dichiarazione dei redditi e non viene validamente giustificata, l'Agenzia delle Entrate può presumere che si tratti di reddito “in nero". Spetterà a te difenderti e dimostrare il contrario.
- Esiste un limite ai prelievi di contanti che puoi fare dal tuo conto corrente? No. Per legge puoi prelevare quanto vuoi. Il fisco non controlla i prelievi dal conto e non te ne chiederà giustificazione. Tuttavia, quando il prelievo supera 10.000 euro nell’arco di un mese, la banca ti chiederà spiegazioni. Si tratta però di un controllo non di tipo fiscale, ma rivolto a prevenire gravi reati (come riciclaggio, terrorismo, ecc.). Pertanto, se le tue motivazioni risultano non soddisfacenti, la banca può fare una segnalazione alla Uif di Bankitalia – l’Unità di Informazione Finanziaria - che valuta se esistono i presupposti per una denuncia.
- I condomini possono convocare un'assemblea? Si. Se l'amministratore, benché sollecitato dai condomini, non convoca l'assemblea, due condomini che rappresentano un sesto dei millesimi dell'edificio possono provvedere autonomamente alla convocazione dell’assemblea inviando, almeno 5 giorni dalla prima convocazione, il relativo avviso con l’ordine del giorno.
- Puoi delegare l'amministratore di condominio a sostituirti in assemblea condominiale? No. La legge vieta espressamente che siano rilasciate deleghe, per la partecipazione a qualunque assemblea, all'amministratore del condominio.
- In assemblea di condominio si può decidere a voto segreto? No. La ragione è semplice: ad impugnare l'assemblea di condominio possono essere solo gli assenti e i dissenzienti. Pertanto se non si sa chi ha votato "contro" non si può neanche stabilire chi può impugnare la votazione.
- Il tuo avvocato ha diritto a partecipare con te all'assemblea di condominio per difenderti? No. Trattandosi di un estraneo, l'assemblea ha diritto ad escluderlo. Può partecipare solo in due casi: - se l'assemblea dà il consenso alla sua partecipazione; - se tu gli dai una delega a sostituirti, in tua assenza.
- In condominio esiste il diritto a stabilire dei turni per i posteggi? Si. Tale diritto sussiste solo se i parcheggi disponibili sono insufficienti per tutti i condomini. Ciascun condomino può pertanto rivolgersi al giudice affinché obblighi il condominio ad adottare una delibera con cui stabilisca criteri rotatori.
- L’assemblea di condominio può cedere l’uso di un parcheggio a una sola persona? Si. Ma ciò a patto che ci sia il consenso di tutti i condomini. Ragion per cui è necessario raggiungere l’unanimità.
- Esiste una norma che stabilisca il minimo salariale per i dipendenti? No. Non esiste ancora una legge nazionale seppur prevista dalla Comunità europea. In Italia però i minimi salariali già esistono e sono disciplinati dai vari contratti collettivi (CCNL) dei sindacati maggiormente rappresentativi. Questi prevedono la retribuzione minima per ogni specifica categoria di lavoratori.
- In una riunione di condominio si possono dire davanti a tutti i nomi dei morosi? Sì. Ma ciò solo a patto che, in assemblea, non siano presenti estranei. Difatti la gestione dei conti condominiali è affare ed interesse di tutti e quindi ogni condomino ha diritto chi è in arretrato coi pagamenti.
- Esiste in Italia una legge che vieti di mangiare cani e gatti? No. Non esiste in Italia una legge che ne vieti espressamente il consumo. Tuttavia, il divieto di mangiare cane e gatto si desume in maniera implicita dalle norme sulla tutela degli animali domestici e sulla macellazione delle carni (in cui cane e gatto non compaiono).