Il tuo datore può importi un patto di non concorrenza per 4 anni?
No. La durata massima di non concorrenza è di 3 anni (5 se sei un dirigente). Inoltre, il patto va sempre prima concordato e appositamente retribuito.
Domande correlate
- Il tuo nuovo datore di lavoro può sapere se in precedenza sei stato licenziato? Si. Dai centri per l'impiego è possibile sapere se il lavoratore viene da un precedente licenziamento. Non è possibile però sapere quale sia stata la causa del licenziamento. Né è possibile chiederlo al dipendente stesso.
- Un uomo di 60 anni può uscire con una ragazza di 16 anni? Si. L’età del consenso è 14 anni. Da questo momento si può scegliere con chi avere rapporti sessuali, a prescindere dal divario di età.
- Si può fare un patto prematrimoniale in modo da sapere cosa dare al coniuge al divorzio? No. I patti prematrimoniali sono illegali in Italia.
- Se lavori in nero da più di cinque anni puoi ancora sollevare una contestazione al tuo capo? Si. Il termine di prescrizione per differenze retributive e mancato versamento dei contributi è di cinque anni che decorrono però dalla cessazione del rapporto di lavoro.
- Il supermercato può importi di lasciare lo zaino al di là delle casse e incustodito? Sì. Anche se alle donne è consentito entrare con la borsetta, il direttore del supermercato può imporre ai clienti di entrare tra i reparti senza zaino.
- Un datore di lavoro può licenziare un dipendente condannato penalmente? No. Solo quei comportamenti penalmente rilevanti che possono danneggiare il patrimonio o l’immagine dell’azienda possono giustificare un licenziamento in caso di condanna per un reato.
- Se un dipendente rompe qualcosa in azienda il datore può chiedergli i danni? Si. Ma prima dovrà fargli una causa. Solo un giudice infatti può quantificare l'importo. Non può farlo unilateralmente il datore di lavoro. Dopo la condanna, il datore può compensare l’importo del risarcimento con la retribuzione anche oltre i limiti del quinto (che si applicano invece in caso di pignoramento dello stipendio).
- Il datore di lavoro può controllare la cronologia Internet del dipendente? Si. Non è neanche necessario l’accordo con i sindacati o l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro. Lo prevede il Jobs Act. Il dipendente però deve essere prima informato di tale possibilità. Non è invece necessaria neanche la comunicazione preventiva se ci sono prove di comportamenti illeciti del lavoratore.
- Si può sfrattare un anziano con più di 85 anni? Sì. La legge non ammette eccezioni quando non si paga l'affitto.
- Il datore di lavoro può installare telecamere senza dire nulla ai dipendenti? Si. Ma solo nei casi in cui ci siano già fondati sospetti nei confronti di uno specifico dipendente. Quindi, le telecamere non possono essere usate nei confronti di tutti i dipendenti indistintamente e in via preventiva.
- Vinci una causa. Il tuo avversario dà i soldi che ti spettano al tuo avvocato che però li trattiene a titolo di parcella. Può farlo? No. Se lo fa, commette un illecito disciplinare. L'avvocato, se non espressamente autorizzato dal cliente, non può trattenere dalle somme dovute a quest’ultimo, neanche se ciò è necessario per pagare la propria parcella.
- Se ci sono sospetti che un dipendente rubi, il datore può mettere telecamere segrete? Si. In generale, le telecamere sul lavoro possono essere installate solo previo accordo con i sindacati o, in mancanza di questi, con l’autorizzazione dell'ispettorato del lavoro, previa apposizione di cartelli di avviso, e solo per finalità di tutela della produzione, del lavoro o del patrimonio dell'azienda.Tuttavia, secondo numerose sentenze, se c'è il sospetto che un dipendente rubi, il datore può installare la telecamera di controllo, senza avvisi e senza intese con i sindacati (sono i cosiddetti “controlli difensivi”).