Il donatore di seme può conoscere, un giorno, il figlio?
No. Non può conoscere l’identità della donna che si sottoporrà all’inseminazione. Di conseguenza non potrà mai conoscere il proprio figlio.
Domande correlate
- Hai diritto a conoscere quante e quali case ha una persona? Si. Puoi sapere tutti gli immobili intestati ad altre persone senza neanche dover motivare la richiesta. Ti basta presentare un'istanza all'ufficio del territorio presso l'Agenzia delle Entrate con i dati anagrafici della persona in questione. Tale ricerca non è considerata violazione della privacy. Il titolare dell’immobile non saprà mai della tua ricerca.
- Promessa di matrimonio non rispettata ad un giorno dalle nozze: ti spetta il risarcimento? No. Se, alla base della rottura della promessa di matrimonio non c'è una valida causa, si può chiedere solo il rimborso per le spese sostenute in vista delle nozze (ad esempio quelle per il ricevimento). Non è dovuto il risarcimento per la depressione, la frustrazione, il dolore interiore.
- Si può chiamare un figlio Gianni Alberto Maria? Sì. Non è possibile dare a un uomo un nome femminile e viceversa. Ci sono due eccezioni. La prima riguarda il nome Andrea che può essere usato per entrambi i sessi. La seconda è per il nome Maria che può essere aggiunto, come secondo nome, in caso di un maschio.
- Una madre può abbandonare il figlio appena nato? Si. In Italia, la madre ha il diritto di partorire in anonimato. Una volta che la donna ha espresso la volontà di rimanere anonima, il neonato, dopo il parto, viene affidato al personale dell’ospedale. Saranno poi questi a segnalare il fatto al tribunale che dichiarerà lo stato di adottabilità.
- Si può dare a un figlio il nome Gianni Alberto Maria Edoardo? No. Il numero massimo di nomi che si può dare ad un bambino è tre.
- Una madre può impedire al compagno di riconoscere il figlio se non vuole mantenerlo? No. Tuttavia, se la madre ha riconosciuto per prima il figlio, il riconoscimento del padre non può avvenire senza il suo consenso. Tuttavia, il rifiuto del consenso non può essere immotivato: deve trovare ragioni di convenienza per l'interesse del bambino.In sostanza, la madre non può rifiutare immotivatamente il riconoscimento tardivo del padre.
- Un padre può rifiutarsi di riconoscere Il figlio avuto dalla partner se ha dubbi sulla paternità? Si. Tuttavia, la madre può avviare un giudizio di riconoscimento della paternità con esame del sangue per la verifica del Dna.
- Un padre può lasciare in eredità di più ad un figlio che ad un altro? Si. L'importante è lasciare a ciascun figlio una quota minima di eredità (chiamata «legittima» e la cui entità varia a seconda di quanti altri fratelli ci sono e se è ancora in vita l'altro coniuge). Rispettata questa quota, il padre può operare discriminazioni tra figli.
- Un genitore può mandare fuori di casa un figlio con più di 30 anni? Sì. Secondo la Cassazione, si può presumere che a trent’anni lo stato di disoccupazione di un giovane sia colpevole, ossia determinato dalla volontà o dalla colpa di non aver saputo/voluto accettare offerte lavorative congrue.
- Se una famiglia vuol trasferirsi ma il figlio minore no, può restare dove si trova (magari a casa di parenti)? No. Finché è minore, il figlio deve convivere coi genitori, salvo diversa loro autorizzazione.
- La madre può impedire al padre di vedere il figlio se lui non paga gli alimenti per il bambino? No. Un rifiuto di questo tipo non solo lede il diritto/dovere del padre di esercitare la potestà genitoriale e l'affidamento condiviso, ma anche il diritto alla bigenitorialità del figlio.
- Un genitore vuol pubblicare su un social le foto del proprio figlio di 14 anni. Può farlo senza chiedere il consenso all'altro genitore? Si. Può farlo col consenso del figlio stesso. Da 14 anni in poi si può validamente dare il consenso al trattamento dei propri dati sui social anche se si è minorenni.Se il figlio ha invece 13 anni o meno è necessario il consenso di entrambi i genitori per la pubblicazione di foto sui social.