Hai 13 anni, puoi esprimere il consenso al trattamento dei tuoi dati per accedere a un sito web?
No. Solo a partire dai 14 anni un minore può esprimere autonomamente il consenso al trattamento dei propri dati personali.
Domande correlate
- Hai stipulato un affitto per un mese in una casa. Puoi farci venire i tuoi amici? Si. Salvo diversa previsione nel contratto, una volta ottenuta la disponibilità della casa puoi usarla secondo i tuoi scopi purché non diversi da quelli concordati.
- Convivi con i tuoi genitori ma sei maggiorenne. Se hai debiti i tuoi genitori rischiano qualcosa? No. I genitori non hanno alcuna responsabilità per i debiti dei figli conviventi. E viceversa.
- Un genitore vuol pubblicare su un social le foto del proprio figlio di 14 anni. Può farlo senza chiedere il consenso all'altro genitore? Si. Può farlo col consenso del figlio stesso. Da 14 anni in poi si può validamente dare il consenso al trattamento dei propri dati sui social anche se si è minorenni.Se il figlio ha invece 13 anni o meno è necessario il consenso di entrambi i genitori per la pubblicazione di foto sui social.
- Hai un debito. Il creditore può chiedere all’Agenzia delle Entrate quali sono i tuoi redditi e in quale banca hai il conto corrente? Si. Il creditore ha diritto a controllare la tua condizione reddituale accedendo alla cosiddetta Anagrafe Tributaria. Ma prima deve aver ottenuto, nei tuoi confronti, una sentenza di condanna o decreto ingiuntivo; poi deve aver notificato l’atto di precetto e, in ultimo, deve ottenere l’autorizzazione del Presidente del tribunale.
- Se, dopo aver ricevuto una multa, non invii i dati dell’effettivo conducente, subisci la decurtazione dei punti? No. In caso di mancata indicazione dei dati del conducente, il titolare dell'auto riceve una seconda sanzione amministrativa ma non subisce la decurtazione dei punti dalla propria patente.
- Il marito ha diritto a ottenere la restituzione dei regali dati alla moglie se questa lo tradisce? No. La donazione è irrevocabile salvo indegnità. Pertanto, i regali restano alla moglie fedifraga.
- Hai un contratto di collaborazione esterna con una pubblica amministrazione. Ogni anno l’ente te lo rinnova. Dopo due anni hai diritto all'assunzione? No. Ma hai diritto al risarcimento. Infatti se anche l'amministrazione non può costringere il lavoratore a un perenne precariato, bisogna rispettare la regola imposta dalla Costituzione secondo cui ai posti pubblici si accede solo tramite concorso. Se così non fosse, il precariato sarebbe un valido modo per diventare pubblico dipendente bypassando i concorsi.
- Lasci l'auto in divieto di sosta per 8 ore. Puoi essere multato alle 13 e alle 15? No. Una multa per divieto di sosta può essere ripetuta solo dopo 24 ore dalla precedente. Per cui puoi ricevere una multa al giorno, non di più. Non si considera il giorno solare; quindi, se vieni multato alle 22 di sera non subirai una seconda multa prima delle ore 22 del giorno seguente.
- I commenti su un sito fatti da altri utenti ti diffamano. Il titolare del sito deve cancellarli? Si. Tuttavia, è responsabile solo se li ha approvati volontariamente o se, avendo un sistema che non modera i commenti, dopo aver ricevuto la tua richiesta di cancellazione, non si è attivato per rimuovere i commenti.
- Hai promesso a un parente che gli darai dei soldi e glielo hai scritto. Sei giuridicamente vincolato? No. La promessa di eseguire una donazione in futuro, anche se viene messa per iscritto, non ha alcun valore giuridico e non vincola il donante. Ciò vale per qualsiasi bene, non solo per il denaro.
- Non hai fatto la dichiarazione dei redditi evadendo ben 40.000 euro. Hai commesso un reato? No. Riceverai solo una sanzione amministrativa. Il reato scatta qualora l'imposta evasa sia superiore a 50.000 euro.
- Una persona ti deve dei soldi e hai un documento che lo prova, ma non vuoi affrontare una causa. Cosa puoi fare? Con una prova scritta puoi ottenere un decreto ingiuntivo, ossia un ordine del giudice che condanni il debitore a pagare. Il tutto senza bisogno di fare una causa. Devi rivolgerti ad un avvocato. L’importo giustifica l’azione solo se la persona è solvibile (nel senso che deve avere beni pignorabili qualora non paghi neanche dopo il decreto ingiuntivo).