È obbligatorio scrivere in corsivo nei compiti e agli esami?
No. Bisogna però scrivere per come si scrive di solito e non in modo artificiale affinché si possa sostituire la propria all’altrui grafia. Quindi chi di solito scrive stampatello può continuare a farlo (Consiglio di Stato 877/2010).
Domande correlate
- Si può scrivere un testamento sotto dettatura? No. Il testamento deve essere scritto solo con la mano del suo autore, salvo solo il caso in cui si tratti di testamento pubblico, ossia fatto dal notaio.
- Scrivere sui muri di un palazzo condominiale è reato? Si. Oltre a comportare l’obbligo di risarcire i danni, tale comportamento integra il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui oppure il più grave reato di danneggiamento di beni esposti alla pubblica fede.
- Scrivere a una persona “Perché non ti suicidi?!” è reato? No. Il reato di istigazione al suicidio scatta solo se si aiuta una persona a suicidarsi o si rafforza in lei un proposito già esistente.
- Posso sapere se nei miei confronti c'è un'indagine in corso? Si. Puoi fare istanza ex art. 335 cod. proc. pen. alla Procura della Repubblica territorialmente competente per sapere se il tuo nominativo è iscritto all'interno del registro delle notizie di reato.
- C'è differenza tra un vaccino obbligatorio e uno consigliato? No. Per la Corte costituzionale, in entrambi i casi va garantito il risarcimento in caso di reazioni avverse.
- È obbligatorio mettere la targhetta proprio nome sul citofono? No. Nessuna norma lo impone. Solo il condominio può obbligarti a farlo ma a patto che sia previsto da un regolamento condominiale approvato all'unanimità. Vien da sé però che la posta si considera ugualmente notificata come alle persone irreperibili con il deposito al comune.
- È obbligatorio mettere il proprio nome sulla cassetta delle lettere? Si. Lo prevede un decreto ministeriale del 2001. Ma la sua violazione non è punita con alcuna sanzione.
- Si può andare a trovare a casa una persona agli arresti domiciliari? No. Spetta al giudice che commina gli arresti domiciliari stabilire se il condannato può o meno comunicare con persone diverse da quelle che già convivono con lui. Pertanto, se vuoi sapere se puoi fare visita a una persona ai domiciliari, dovrai chiedergli se l’ordinanza del giudice prevede o meno il divieto di ricevere visite, cioè di potersi relazionare con persone esterne al luogo ove sconta gli arresti. Se tale proibizione dovesse essere prevista e tu gli fai visita ugualmente, c’è il concreto rischio che la misura cautelare venga revocata e sostituita con quella più grave della custodia cautelare in carcere.
- Puoi installare grate agli infissi per proteggerti dai ladri anche se sono antiestetiche? Sì. Secondo la Cassazione, viene prima la tutela della proprietà che l’aspetto estetico della facciata condominiale.
- Scatta la diffamazione se il post offensivo è pubblicato su un profilo chiuso agli estranei? No. La Cassazione ha più volte detto che il reato si consuma indifferentemente sia su un profilo pubblico che privato. L'importante è che ci siano almeno due persone che potenzialmente possano leggere il contenuto.
- Riveli un fatto molto riservato a un amico che poi lo rivela agli altri. Puoi denunciarlo? No. Secondo la Cassazione, chi tiene al proprio riserbo ne deve essere il primo custode. Non puoi quindi lamentarti se, una volta rivelato il fatto, questo poi viene condiviso.
- Se qualcuno toglie la multa per divieto di sosta dal parabrezza della tua e tu non te ne accorgi, puoi pagare con lo sconto del 30% nei primi 5 giorni? Si. Difatti, i cinque giorni per pagare con lo sconto del 30% decorrono non da quando il verbale viene posizionato sui tergicristalli dell’auto – ossia da quando il poliziotto lo ha redatto - ma da quando lo stesso ti viene notificato a casa. Ciò non toglie che, se paghi prima della notifica a casa, non subirai l’aggravio delle spese postali.