Durante il periodo di prova si maturano le ferie?
Si. Anche alla fine della prova spettano le ferie.
Domande correlate
- Si può registrare la conversazione con un poliziotto durante una perquisizione? Si. Salvo nella rara ipotesi in cui si tratti di indagine coperta da segreto istruttorio.
- Si possono numerare le pagine di una prova scritta in un concorso o in un esame? Si. La legge vieta i segni grafici di riconoscimento. Ma, secondo la Cassazione, la numerazione sui lati delle pagine del compito scritto non è un segno di riconoscimento.
- Puoi rinunciare alle ferie in cambio di un pagamento? No. Per legge il dipendente ha diritto a quattro settimane all'anno di ferie. Questo periodo non può essere oggetto di rinuncia. Si può rinunciare, in cambio di una indennità, solo all’ulteriore periodo di ferie, rispetto a quello “minimo” stabilito dalla legge, eventualmente previsto dal Ccnl (contratto collettivo nazionale di lavoro).
- Esiste un periodo di tolleranza nel pagamento del bollo auto? Si. Il bollo auto può essere pagato entro massimo 30 giorni dalla scadenza. La scadenza del bollo auto è quella relativa al mese di immatricolazione dell'auto.
- I messaggi su WhatsApp possono fare prova in un processo? Sì. Il messaggio inviato con WhatsApp è considerato una prova a tutti gli effetti e quindi è idoneo a entrare nel processo anche tramite uno screenshot.
- Se durante una lite brandisci un palo di scopa senza usarlo commetti reato? Si. Se “sventoli” il bastone per far capire che potresti usarlo, commetti reato di minaccia.
- Se fai un incidente, il filmato della dashcam è una prova? Si. Si tratta però di una prova liberamente valutabile dal giudice, non vincolante come potrebbe esserlo invece la scatola nera montata dall'assicurazione.
- La scuola è sempre responsabile per i danni agli alunni avvenuti durante la ricreazione? No. Non lo è se riesce a dimostrare di aver fatto di tutto per impedire l'evento, cosa comunque tutt'altro che semplice.
- Una persona ti deve dei soldi e hai un documento che lo prova, ma non vuoi affrontare una causa. Cosa puoi fare? Con una prova scritta puoi ottenere un decreto ingiuntivo, ossia un ordine del giudice che condanni il debitore a pagare. Il tutto senza bisogno di fare una causa. Devi rivolgerti ad un avvocato. L’importo giustifica l’azione solo se la persona è solvibile (nel senso che deve avere beni pignorabili qualora non paghi neanche dopo il decreto ingiuntivo).
- Si può fissare la residenza dove si vuole? No. La residenza deve essere per forza stabilita dove si vive per gran parte dell’anno (la cosiddetta “dimora abituale”). Chi indica all’ufficio anagrafe una residenza diversa commette reato di falso in atto pubblico. Inoltre la posta si considera validamente consegnata all’indirizzo indicato, anche se non ritirata.
- Se si commette un reato si può essere perdonati dal giudice? Si. Se il reato è punito con la reclusione nel massimo a non più di 5 anni e/o con una pena pecuniaria e il reo non è “abituale” (cioè non ha commesso più volte il reato) si ottiene l’archiviazione del procedimento penale. Ma ciò solo a patto che le conseguenze del reato vengano ritenute dal giudice “tenui”. È ciò che si definisce “particolare tenuità del fatto”.
- Si può vendere una casa ricevuta in eredità se si è in maggioranza? No. Per la vendita di un bene in comunione ereditaria è necessario che vi sia l’unanimità di tutti i comproprietari. Chi vuol quindi liberarsi dalla propria quota può chiedere al tribunale di disporre la divisione forzata della comunione. In tal caso, se la divisione del bene non è possibile in natura, il tribunale procede alla sua vendita forzata e a dividere il ricavato tra gli eredi.