Dopo solo una mensilità non pagata, il dipendente può dare le dimissioni e prendere la disoccupazione?
No. Secondo la giurisprudenza, le dimissioni per giusta causa – che consentono di ottenere l’assegno di disoccupazione – possono essere date solo in presenza di un grave inadempimento, cosa che avviene quando non sono state pagate almeno due mensilità dello stipendio o quando lo stesso viene corrisposto con costante e protratto ritardo.
Domande correlate
- Se ti licenzi puoi prendere la disoccupazione? No. Il termine corretto è comunque “dimettersi” e non “licenziarsi”. Le dimissioni, in quanto atto volontario, non danno diritto alla Naspi, ossia l’assegno di disoccupazione, a meno che non siano avvenute per “giusta causa” ossia per un grave inadempimento del datore di lavoro (ad es. in caso di mancato pagamento degli stipendi, dei contribuiti, in caso di mobbing, ecc.). Solo in caso di dimissioni per giusta causa spetta la Naspi, ossia l’assegno di disoccupazione.
- Dare ad un dipendente uno stipendio più alto di un altro, a parità di mansioni, è legale? Si. Secondo la Cassazione, non esiste un obbligo di pari trattamento salariale tra dipendenti, fermo comunque il rispetto dei minimi sindacali previsti dal contratto collettivo. La differenziazione degli stipendi è illegittima solo quando fondata su motivi discriminatori (si pensi all’azienda che preveda stipendi più bassi per le donne o per i disabili).
- Mi spetta l'assegno di disoccupazione se, dopo essere licenziato, trovo un nuovo lavoro part-time? Si. Se si tratta di lavoro dipendente e il reddito non supera 8.000 euro annui, il lavoratore può continuare a percepire la Naspi. Per il reddito da lavoro autonomo invece il tetto è fissato a 5.000 euro annui. In tutti gli altri casi, la nuova assunzione determina la cessazione dell'assegno di disoccupazione.
- Il datore di lavoro può spiare il dipendente dopo che è uscito dal lavoro? Si. Il divieto di spiare i lavoratori vale solo dentro i cancelli dell’azienda. Dopodiché, è possibile incaricare un investigatore privato.
- Se una persona non paga una sola mensilità di affitto può essere sfrattata? Sì. La procedura di sfratto può essere intrapresa dopo almeno 20 giorni di ritardo nel pagamento anche di un solo canone di locazione. Tuttavia, l’inquilino che paga l’arretrato, con gli interessi e le spese legali, fa decadere tutta la procedura e non può essere più sfrattato. Può farlo anche all’udienza di sfratto.
- Si può coltivare la cannabis solo per uso terapeutico? No. In Italia, è legale l’assunzione di cannabis a uso terapeutico solo se prescritta dal medico e acquistata nelle farmacie. Da tanto deriva che è illegale la coltivazione domestica di cannabis per uso terapeutico.
- Il datore di lavoro può controllare la cronologia Internet del dipendente? Si. Non è neanche necessario l’accordo con i sindacati o l’autorizzazione dell’Ispettorato del lavoro. Lo prevede il Jobs Act. Il dipendente però deve essere prima informato di tale possibilità. Non è invece necessaria neanche la comunicazione preventiva se ci sono prove di comportamenti illeciti del lavoratore.
- Si può denunciare chi blocca un parcheggio pubblico con una sedia per non farlo prendere? No. Si tratta però di una violazione del codice della strada e, quindi, di un illecito amministrativo. Puoi chiamare la polizia municipale. La multa va da 168 a 674 euro.
- Il donante può riavere la casa dopo la morte del beneficiario? Si. Ma solo se il donante inserisce nella donazione una clausola in base alla quale i beni donati, nel caso in cui il donatario muoia prima di lui, ritornino a far parte del patrimonio del donante. È la cosiddetta clausola di riversibilità che va inserita dal notaio nell'atto di donazione. Tale clausola ha valore anche nei confronti dei terzi. Pertanto, se il donatario dovesse, a sua volta, vendere o donare il bene ricevuto in donazione, lo stesso tornerebbe al donante nel caso in cui il donatario muoia prima di lui.
- Ricevi un'eredità dopo la separazione. La tua ex può chiedere un mantenimento più alto? No. L'ex non vanta alcun’aspettativa non avendo contribuito in alcun modo all'accrescimento patrimoniale. Avrebbe diritto ad un aumento solo se si trattasse di un aumento di ricchezza per lavoro svolto quando ancora eravate sposati.
- Chi percepisce l'assegno di disoccupazione può lavorare? Si. Il disoccupato con la Naspi può lavorare senza perdere l'assegno di disoccupazione a patto che: se lavora come dipendente sul reddito non superi 8.000 euro annui; se lavora come autonomo il suo reddito non superi i 4.800 euro annui.
- Si può dare a un figlio il nome Gianni Alberto Maria Edoardo? No. Il numero massimo di nomi che si può dare ad un bambino è tre.