Dire che una persona ha debiti è diffamazione?
Si. Secondo la Cassazione, chiamare una persona “moroso” o rivelare i suoi debiti ad almeno due persone in sua assenza costituisce diffamazione. Non è reato se ciò avviene in contesti di soggetti legittimati a conoscere la sua posizione patrimoniale (ad esempio una riunione di condominio o una assemblea dei soci).
Domande correlate
- Una persona può dire ad un’altra che fa un lavoro diverso da quello che effettivamente fa? No. Commetterebbe reato di sostituzione di persona.
- Insultare una persona in una chat WhatsApp con altre persone è diffamazione? No. Il fatto che la vittima sia inserita nella chat, anche se in quel momento non è connessa, fa sì che non si possa parlare di diffamazione ma di ingiuria. E l’ingiuria non è un reato, ma solo un illecito civile per il quale si possono solo chiedere i danni. Se però nella chat non è inserita la vittima, si configura il reato di diffamazione.
- Hai pagato le quote condominiali ma il condominio ha debiti. Tu rischi qualcosa? Si. I creditori del condominio possono agire nei confronti di tutti i condomini, partendo tuttavia prima da quelli morosi (i cui nomi devono essere forniti loro dall’amministratore) e, in caso di esito infruttuoso, procedendo poi nei confronti di tutti gli altri. Ciascun condomino è comunque responsabile solo per una quota del debito pari ai propri millesimi.
- Se una persona ti presta dei soldi senza dire null’altro, devi restituirgli anche gli interessi? Si. Il mutuo, infatti, si presume sempre a titolo oneroso. Il che significa che sono dovuti gli interessi, salvo accordo contrario che deve essere espresso.
- Casa in comproprietà. Se uno dei titolari ha debiti, la casa può essere ipotecata a danno degli altri? Sì. L’ipoteca viene iscritta sull’intero bene, anche se entro il valore del debito (aumentato della metà). Ad esempio, se uno dei titolari ha un debito di 10mila euro, l’ipoteca può arrivare a 15mila euro. La casa si venderà all’asta per intero nonostante la comproprietà (a meno che non sia divisibile in natura). Ai comproprietari andrà una parte del prezzo ricavato dalla vendita, pari alla loro quota di comproprietà.
- L'amministratore può dire ai creditori del condominio che non hai pagato le tue quote? Sì. Lo prevede la legge. Difatti, se il condominio non può pagare le fatture per causa dei condomini morosi, i loro nomi vanno comunicati ai creditori che, pertanto, sono tenuti a effettuare il pignoramento prima nei loro riguardi e poi nei confronti degli altri condomini virtuosi.
- Se la polizia ti fa l'alcoltest ti deve dire che devi nominare un avvocato? No. La Cassazione ha detto che è sufficiente la semplice menzione sul verbale. Non è necessario quindi specificarlo a voce.
- È lecito che una persona occupi un parcheggio in attesa che l'amico arrivi con l'auto? Si, nessuna norma lo vieta. Il Codice della strada vieta solo le occupazioni durevoli del suolo pubblico, non anche quelle che durano pochi minuti. Tuttavia, se questa persona ti impedisce di accedere al parcheggio proprio perché sta attendendo l’amico, la puoi querelare per il reato di “violenza privata”.
- Una legge che abroghi un reato (rendendo quindi lecito ciò che prima non lo era) ha valore retroattivo? Si. Le leggi penali successive più favorevoli al reo hanno sempre valore retroattivo. Pertanto, chi ha commesso un comportamento prima punito penalmente e dopo non più (o punito in modo meno severo) può invocare a proprio favore la legge successiva più favorevole.
- Una legge che istituisca un nuovo reato o che aumenti le pene per un reato già esistente ha valore retroattivo? No. Se così fosse si punirebbe chi ha commesso la condotta confidando che il fatto non era vietato o era punito meno gravemente. Succede invece l’esatto opposto con le leggi penali più favorevoli: solo queste hanno valore retroattivo.
- Hai diritto a conoscere quante e quali case ha una persona? Si. Puoi sapere tutti gli immobili intestati ad altre persone senza neanche dover motivare la richiesta. Ti basta presentare un'istanza all'ufficio del territorio presso l'Agenzia delle Entrate con i dati anagrafici della persona in questione. Tale ricerca non è considerata violazione della privacy. Il titolare dell’immobile non saprà mai della tua ricerca.
- È vero che chi tampona ha sempre torto? No. Tuttavia, è chi tampona a dover dimostrare di aver rispettato la distanza di sicurezza tra veicoli; se non fornisce tale prova è tenuto a risarcire i danni. Quindi, c'è un'inversione dell'onere della prova: la prova di essere in regola spetta a chi tampona e non a chi viene tamponato.