Dire al telefono per scherzo “Tra 10 giorni morirai” è reato?
Si. Per questa condotta la Cassazione ha condannato un ragazzo che aveva fatto uno scherzo telefonico anonimo. In questi casi si rischia la pena prevista per il reato di minaccia.
Domande correlate
- Puoi comunicare all'assicurazione un incidente dopo 10 giorni? Si. La legge indica un termine di 3 giorni anche se il contratto può prevedere un termine superiore. Tuttavia, secondo la giurisprudenza, l’eventuale ritardo non determinato da malafede e che non comporti un danno all’assicurazione non pregiudica il diritto al risarcimento.
- Dire «Non finisce qui» è reato? Si. La frase può integrare il reato di minaccia solo se proferita in un contesto violento, tale da far ritenere che l'allusione all'uso delle mani (o delle armi).Diversamente, la stessa frase va ritenuta lecita, potendosi trattare di un “appuntamento in tribunale”.
- È reato comunicare il numero di telefono di una persona a terzi senza autorizzazione? Si. Secondo una sentenza della Cassazione, il numero di telefono è un dato sensibile che non va diffuso senza consenso dell’interessato.
- Dopo quanti anni si prescrivono le bollette del telefono? Cinque anni, sia per le utenze fisse che per quelle mobili. Lo stesso dicasi per l’utenza relativa all’abbonamento a internet.
- Dopo 10 mesi da un rapporto una donna può querelarti per violenza sessuale? Si. La vittima ha un anno di tempo per sporgere querela.
- La Finanza ti trova con 10.000 euro in contanti. Può multarti? No. Il fatto di detenere nel portafogli o in altro posto, una somma elevata di contanti non costituisce illecito, nel penale né amministrativo. La Finanza però può chiederti da dove hai preso tali soldi. Rientra nei suoi poteri.
- Vendi un telefono usato ma ti viene contestato che la batteria dura poco. Devi ridargli i soldi? No. Non si possono contestare i difetti dovuti all’usura del tempo. Se la cifra pagata non è rilevante, è inverosimile che l’acquirente intraprenda una causa che, peraltro, gli costerebbe più del telefono e sarebbe del tutto incerta.
- Dire “sei un coglio….” è ingiuria? Si. Secondo la Cassazione, non lo è solo quando il significato che si vuol dare a questa espressione è «sei un ingenuo, uno sprovveduto».
- Dire che una persona ha debiti è diffamazione? Si. Secondo la Cassazione, chiamare una persona “moroso” o rivelare i suoi debiti ad almeno due persone in sua assenza costituisce diffamazione. Non è reato se ciò avviene in contesti di soggetti legittimati a conoscere la sua posizione patrimoniale (ad esempio una riunione di condominio o una assemblea dei soci).
- Il datore di lavoro può installare telecamere senza dire nulla ai dipendenti? Si. Ma solo nei casi in cui ci siano già fondati sospetti nei confronti di uno specifico dipendente. Quindi, le telecamere non possono essere usate nei confronti di tutti i dipendenti indistintamente e in via preventiva.
- In una riunione di condominio si possono dire davanti a tutti i nomi dei morosi? Sì. Ma ciò solo a patto che, in assemblea, non siano presenti estranei. Difatti la gestione dei conti condominiali è affare ed interesse di tutti e quindi ogni condomino ha diritto chi è in arretrato coi pagamenti.
- L'amministratore può dire ai creditori del condominio che non hai pagato le tue quote? Sì. Lo prevede la legge. Difatti, se il condominio non può pagare le fatture per causa dei condomini morosi, i loro nomi vanno comunicati ai creditori che, pertanto, sono tenuti a effettuare il pignoramento prima nei loro riguardi e poi nei confronti degli altri condomini virtuosi.