Chi subisce un cancro per danni da tabacco può fare causa alla casa produttrice delle sigarette?
No. In Italia, la giurisprudenza ritiene che sia sufficiente l’avvertenza stampata sui pacchetti di sigarette per rendere edotto il consumatore dei danni alla salute che il tabacco può comportare. Sicché se questi, ciò nonostante, decide di fumare non può poi chiedere di essere risarcito.
Domande correlate
- In caso di violazione delle regole sulla raccolta differenziata dei rifiuti il Comune può fare una multa a tutto il condominio? No. Alcuni regolamenti comunali prevedono la possibilità di multare tutto il condominio per l’errore commesso dal singolo condomino, ma molte sentenze hanno annullato queste sanzioni. Difatti il condominio non è una persona giuridica e non risponde degli illeciti dei singoli condomini.
- Una persona ti deve dei soldi e hai un documento che lo prova, ma non vuoi affrontare una causa. Cosa puoi fare? Con una prova scritta puoi ottenere un decreto ingiuntivo, ossia un ordine del giudice che condanni il debitore a pagare. Il tutto senza bisogno di fare una causa. Devi rivolgerti ad un avvocato. L’importo giustifica l’azione solo se la persona è solvibile (nel senso che deve avere beni pignorabili qualora non paghi neanche dopo il decreto ingiuntivo).
- Se lasci la casa in affitto e ci sono danni, il locatore può trattenere la caparra? No. Equivarrebbe infatti ad una sorta di quantificazione unilaterale dei danni. I danni, se non concordati di comune accordo tra le parti, possono essere liquidati solo dal giudice che può determinarne il giusto importo. Pertanto, il padrone di casa può trattenere la caparra solo a condizione che citi in giudizio l’inquilino in una causa per il risarcimento. Altrimenti gli deve restituire i soldi.
- Il padrone di casa può obbligare l’inquilino a fare la revisione annuale della caldaia? Sì. Le spese per il controllo della caldaia sono a carico del conduttore (l’inquilino).
- Se un dipendente subisce una malattia che lo rende inabile alla sua mansione, il datore di lavoro può licenziarlo? Si. Tuttavia, il datore deve prima verificare se può adibire il dipendente a mansioni differenti che siano compatibili con la sua salute e la sua formazione. Per fare ciò non deve però modificare le mansioni di altri dipendenti.
- Nel fascismo, il rispetto delle leggi ha imposto discriminazioni ai danni di larghe fasce di popolazione. La gente rispettava la legge ma così facendo commetteva crimini contro l'umanità. C'è oggi il pericolo che ciò possa teoricamente ripetersi? No. Oggi, esiste una Costituzione "rigida" che impedisce a qualsiasi governo o legislatore di adottare norme ingiuste e discriminatorie. Le stesse verrebbero infatti subito cancellate dalla Corte costituzionale. Ecco perché oggi il rischio di leggi formalmente valide ma sostanzialmente inique è astrattamente inesistente.
- Ti hanno pagato come modello per delle foto. Successivamente, ci ripensi e richiedi la cancellazione delle immagini. Ti è consentito? Si. Secondo la Cassazione, il consenso alla pubblicazione delle foto è sempre revocabile. Ma se si è percepito un compenso si devono restituire i soldi ed eventualmente risarcire i danni al committente.
- Se sei assente dal lavoro per malattia, puoi fare un secondo lavoro da casa? Sì. Tuttavia è necessario che il secondo lavoro: • non rallenti la guarigione; • non concerna un’attività in concorrenza con il primo lavoro.
- Dai in affitto casa arredata. C’è obbligo di fare la lista di mobili ed elettrodomestici? No. Tuttavia l’inventario dei mobili e degli elettrodomestici presenti, eventualmente corredato da foto, potrebbe servire a valutare eventuali danni alla restituzione dell’immobile.
- Si può licenziare una colf o una badante senza giusta causa? Si. Il contratto con i lavoratori domestici costituisce un’eccezione rispetto alle altre categorie: non c’è bisogno di un valido motivo per il licenziamento. Basta solo dare il preavviso.
- Tacere al coniuge su un tradimento fatto prima del matrimonio può essere causa di responsabilità (addebito) nella separazione? No. Per legge, il tradimento è solo quello che avviene una volta sposati. Chi dovesse perciò chiedere la separazione non tollerando i rapporti prematrimoniali avuti dal coniuge, non potrebbe comunque chiedere il cosiddetto "addebito", ossia l'imputazione di responsabilità per la fine del matrimonio.
- Se un dipendente rompe qualcosa in azienda il datore può chiedergli i danni? Si. Ma prima dovrà fargli una causa. Solo un giudice infatti può quantificare l'importo. Non può farlo unilateralmente il datore di lavoro. Dopo la condanna, il datore può compensare l’importo del risarcimento con la retribuzione anche oltre i limiti del quinto (che si applicano invece in caso di pignoramento dello stipendio).